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Archivi femminili in Emilia Romagna

 Biblioteca italiana delle donne

La Biblioteca italiana delle donne nasce alla fine degli anni Settanta come parte del Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne, grazie a un progetto elaborato dall’Associazione Orlando, un’istituzione  autonoma di donne attive nella ricerca e nella politica per promuovere la cultura della differenza di genere e la presenza pubblica femminile.
L’associazione  gestisce attualmente la Biblioteca attraverso una convenzione con il Comune di Bologna e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, grazie a finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna è la più importante biblioteca specializzata in cultura femminile, studi di genere e femminismo d’Italia e possiede  un patrimonio di circa 40.00 volumi di cui oltre 35.000 già inseriti nel catalogo unico del Sistema Bibliotecario Nazionale, e 495 periodici di cui 50 attivi.
Gli ambiti tematici che vi sono documentati spaziano dal femminismo, alla storia dei movimenti politici delle donne, alla gender and women’s studies, ai diritti, corpo, cura, sessualità. costume, nuove tecnologie e gender divide, imprenditoria e occupazione femminile, nuovi lavori, creatività femminile, arte, narrativa, poesia, teatro, cinema, editoria, etica, filosofia, psicologia, psicoanalisi, religione, critica letteraria, soluzione non violenta dei conflitti, donne migranti.
Inoltre la Biblioteca dispone di alcuni fondi speciali tra cui la Collezione storica del Centro di Documentazione delle Donne che conta circa 4.000 opere edite prima del 1945, che costituisce un patrimonio unico nel panorama bibliotecario nazionale sulle tradizioni della cultura femminile e in Italia.
 La collezione contiene oltre a testi antichi risalenti fino al cinquecento ,una sezione  significativa di letteratura e poesia italiana di autrici importanti , ( Annie Vivanti, Ada Negri, Grazia Deledda, Cristina Campo, Neera, Anna Banti  ecc..), opere di autrici straniere  di differenti periodi  e una parte dedicata al “reference” di circa 350 opere a carattere biografico o autobiografico relativo a donne illustri note e meno note, italiane e straniere, in svariati ambiti: pittrici, musiciste, sante, regine, benefattrici, attrici, poetesse, letterate, scienziate, politiche.
Oltre a ciò possiede un importante raccolta di  Periodici  contenente 103 testate di riviste tra ottocento e novecento come : La donna, Vita femminile , Il Giornale delle Donne, Cordelia, Madame ecc… e una sezione per la Letteratura di grigia costituita da una collezione di fotografie di artiste italiane di cui molte autografate: Wanda Capodaglio, Eleonora Duse, Emma Gramatica, Dina Galli ma anche Maria Callas, Lina Cavalieri, Toti Dal Monte ecc., e manifesti ,volantini e calendari storici.
 Tramite le numerose donazioni di importanti enti e di privati sono state create la Biblioteca di Sofia dedicata alla letteratura per bambine per la propria formazione e il Fondo Rosi Braidotti composto da circa 150 opere di filosofia femminista contemporanea, dono della filosofa all’Associazione Orlando.
 Grazie a un finanziamento speciale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stato avviato un progetto di digitalizzazione del patrimonio storico della Biblioteca Italiana delle Donne con l'obiettivo di provvedere alla conservazione del materiale raro e di pregio e di rendere disponibile la fruizione on line. La Biblioteca digitale delle donne è un progetto che comprende opere a stampa di diverse epoche relative alla memoria storica, culturale, politica e sociale delle donne italiane e dei loro movimenti di emancipazione e liberazione dall'Ottocento ad oggi.
La realizzazione di un servizio aggiuntivo così unico e cruciale per il campo della ricerca e della formazione della donna, permette una maggiore fruizione da parte di un pubblico eterogeneo con accesso facilitato per gli utenti interessati.
Tra gli obiettivi prescelti c’è la valorizzazione e conservazione del materiale antico e raro di alto valore documentale che contribuisce così al consolidamento  e alla tutela di una memoria collettiva dei movimenti femminili e femministi, iscrivendo l’iniziativa in un più ampio quadro di progettazione coordinata e condivisa a livello nazionale ed europeo, utilizzando standard internazionali consolidati e metadati per la conservazione.
È presente in particolar modo la parte di documenti Audio –Video contenuti nell’Archivio di Storia del Movimento delle Donne in Emilia-Romagna facilitando l’incremento dell’utilizzo di fonti e materiali per promuovere una maggiore conoscenza e diffusione della storia del Movimento delle Donne.
 
 
 
 
 
 
Archivio di storia delle Donne
 
 
 
 
 
 
L'Archivio di storia delle donne è ospitato presso la sede del Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne della città di Bologna sulla base della Convenzione tra l'Associazione Orlando e il Comune di Bologna ricevendo  dalla Sovrintendenza archivistica la notifica di archivio di interesse storico.
L’Archivio conserva i documenti prodotti dal 1980 al 2005 dell’Associazione Orlando e dal gruppo che l’ha costituita, nel corso della sua attività e della conduzione del Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne della città di Bologna. A questo nucleo centrale si uniscono materiali provenienti da altri centri e gruppi di donne presenti a livello regionale, nazionale e internazionale, e documenti di seminari, convegni, incontri del femminismo contemporaneo.
Inoltre  sono presenti fondi personali , il fondo Storia del movimento delle donne in Emilia Romagna  che  comprende materiale scritto relativo agli anni Settanta e un’importante gruppo di interviste a protagoniste del movimento .Una consistente raccolta digitalizzata e in via di inventariazione con un progetto di conservazione e gestione di archivi sonori, sostenuto dalle Fondazioni Carisbo e Dal Monte e la collezione dei manifesti  ha dato alla Biblioteca digitale delle donne.
 Dal programma elaborato dal gruppo informale femminile  nel 1983 è nata l’Associazione “Orlando” per realizzare e gestire il Centro di Documentazione, ricerca ed iniziativa delle donne di Bologna, individuando nella Biblioteca il luogo fisico e simbolico in cui dare la visibilità alla storia, alla creatività, al pensiero delle donne. Successivamente con la creazione di “Server/donne” è nato il confronto  con un’altra forma dello “spazio pubblico” e con la straordinaria potenzialità di ampliare indefinitamente quel luogo fisico nello spazio virtuale.
Negli ultimi anni l’apertura al pubblico dell’Archivio storico ha reso consultabile le carte, i documenti sonori, le immagini che si sono sedimentate nel corso di questi decenni, facendo confluire la domanda di una storia dei femminismi contemporanei nelle loro molteplici manifestazioni con la necessità di raccogliere, leggere e studiare ciò che è stato lasciato dalle testimonianze delle donne.
 
 
 
 Server Donne
 
 
 
 
 
 
 
 
Il Server Donne è un portale e un sistema informativo di genere per introdurre il sapere delle donne non solo nella raccolta di informazioni e servizi web di Internet ma anche al più ambizioso livello di software e di hardware.
 La finalità del progetto è di creare uno strumento utile di formazione personale e di sostegno alla crescita di nuovi soggetti collettivi per la realizzazione di servizi e interventi rivolti alle donne, che vede coinvolto tutto il polo territoriale emiliano tra cui molte aggregazioni femminili e enti locali.
L’offerta di uno spazio pubblico e virtuale  costituisce non solo un motore di ricerca che tenga conto del punta di vista delle donne e ne favorisce l’accesso alle nuove tecnologie , ma rappresenta un sistema di genere ricco dei flussi informativi e dei moduli necessari per rispondere alla domanda di conoscenza specifica e dotata di senso a livello della società e delle istituzioni sul territorio comunale, provinciale e regionale.
Una task force progettuale inoltre composta da donne in grado di promuovere e realizzare iniziative
dell'ICT rilevanti per la soggettività di genere, con sportello telematico che offre consulenze informatiche  e tecnologiche.