Forma autorizzata del nome
Jaja, Donato, filosofo, docente universitario (Caltanissetta 1839 - Pisa 1914)
docente universitario
filosofo
Nacque il 18 agosto 1839 a Conversano (Bari) da Florenzo, piccolo commerciante, e da Elisabetta Pinto. Ebbe ben undici tra fratelli e sorelle, di cui due morti in tenera età. Tra il 1854 e il 1861 frequentò il locale Seminario, seguendo per un anno circa, tra le altre, le lezioni di filosofia di Baldassarre Labanca. Dopo aver ricevuto gli ordini minori, nel novembre del 1861 si trasferì a Napoli per completare i suoi studi ed essere ammesso agli ordini sacri, che conseguì il 5 aprile 1862.
A Napoli conobbe Francesco Fiorentino, che decise di seguire quando quest'ultimo, negli ultimi mesi del 1862, ottenuta una cattedra nell'Università di Bologna, lasciò la città partenopea. A Bologna restò fino alla metà del 1864, diventando ben presto con il Fiorentino assiduo del salotto letterario della contessa Lia Martini, una delle tre muse di Ugo Foscolo, luogo nel quale strinse amicizia con la nipote della contessa, la marchesa Marianna Florenzi Waddington, amica e traduttrice di Friedrich Wilhelm Schelling e di Victor Cousin, e con Angelo Camillo De Meis, amico e discepolo di Bertrando Spaventa.
Nella primavera del 1864, in seguito a pressioni della famiglia che desiderava legarlo stabilmente allo stato sacerdotale, tornò a Conversano per dedicarsi all'insegnamento privato della filosofia. Vi rimase, sia pure con l'interruzione di qualche breve soggiorno a Bologna e in Umbria (presso la residenza di campagna della marchesa Florenzi Waddington), fino al 1868, sempre più estrane...
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