Forma autorizzata del nome
Santuario Maria SS. di Gibilmanna, Gibilmanna (Palermo), 1528-
Santuario Maria SS. di Gibilmanna
ente e associazione della chiesa cattolica
Il Santuario di Maria SS. di Gibilmanna, uno dei più antichi e rinomati santuari mariani della Sicilia sorge nel territorio della diocesi di Cefalù. Gibilmanna deriverebbe secondo alcuni storici il suo nome dall'arabo "Gibel el mann" che significa monte della manna o monte proibito, secondo altri da "Gibel el iman" con il significato di monte della fede. Secondo la tradizione quello di Gibilmanna era uno dei sei monasteri benedettini che San Gregorio Magno fece erigere a proprie spese, prima di essere eletto pontefice. La chiesa fu edificata fra il 1619 e il 1624 per sostituire l'antico cenobio appartenuto dal VII secolo ai benedettini, i quali a causa dell'invasione dei saraceni, lasciarono la località nel IX secolo. Nel 1228 Gibilmanna fu eretta dal vescovo di Cefalù Arduino II a beneficio ecclesiastico, con il titolo di Priorato da conferire a uno dei canonici della cattedrale cefaludese, l'ultimo dei quali, Don Antonio Lo Duca nel 1535 cedette la chiesa e l'annesso complesso conventuale al nascente ordine dei Frati Minori Cappuccini, la cui prima denominazione fu Ordine dei Padri della vita eremitica. Per ciò che concerne l'organizzazione monastica Gibilmanna dipendeva dalla provincia cappuccina di Messina. Nel 1866, al momento della soppressione delle corporazioni religiose, la chiesa di Gibilmanna passò al Comune di Cefalù, mentre il convento e parte dei terreni furono venduti all'asta. Successivamente i frati, impegnando le proprie risorse sia a titolo personale si...
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.