Forma autorizzata del nome
Kienerk, Giorgio, pittore, scultore, grafico, illustratore, (Firenze 1869 - Fauglia 1948)
Grafico
Pittore
Scultore
Illustratore
Giorgio Kienerk (1869-1948), figlio di Marco, di origine svizzera e impiegato al Ministero della pubblica istruzione, e della francese Stéphanie Gallyot, comincia la sua formazione artistica sotto la guida di Adriano Cecioni, amico del padre, dedicandosi con profitto sia alla scultura che alla pittura. Nel 1886- quando probabilmente comincia a frequentare le lezioni alla libera scuola di nudo all'Accademia di belle arti -debutta alla Promotrice di belle arti di Firenze con due sculture, Ritratto e Ragazzo. Nello stesso periodo elabora un disegno di nudo maschile e il dipinto di piccolo formato Ritratto del padre. Alla morte di Cecioni, Kienerk diviene allievo del macchiaiolo Telemaco Signorini, alle cui esercitazioni incontra, tra gli altri artisti, Plinio Nomellini. Fra i due nasce subito una grande intesa intellettuale (Kienerk gli dedica i piccoli dipinti ad olio Campagna toscana e Nomellini che dipinge, 1888), e insieme cominciano a frequentare gli artisti del Caffè Volturno di via san Gallo: Müller, Torchi, Pagni, Fanelli e Tommasi. Dal 1889 al 1896 partecipa a diverse edizioni del concorso Baruzzi di Bologna con sculture e dipinti che gli fruttano importanti riconoscimenti: i gessi Al sole (1889, secondo posto), L'anguilla (1892, primo posto), i due bozzetti oggi perduti Il satiro e Dopo il peccato (1896, il secondo gli valse il terzo posto). Nello stesso 1889 presenta alla Promotrice fiorentina i dipinti Fra gli sparagi, Via Frusa, Ricamando, L'addipanatrice (...
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