Forma autorizzata del nome
Gabriotti, Venanzio, militare, partigiano, (Città di Castello 1883 - Città di Castello 1944)
Città di Castello (Perugia)
Città di Castello (Perugia)
Figlio di un artigiano garibaldino, Venanzio Gabriotti partecipò come volontario alla Prima guerra mondiale e ottenne la promozione a tenente e due medaglie d'argento, due medaglie di bronzo e una croce di guerra al valor militare.
Gravemente ferito, dopo la guerra fu nominato presidente dell'Associazione mutilati e invalidi di Città di Castello. Negli anni Venti fu anche segretario provinciale del Partito popolare italiano, ed in seguito fu tra i fondatori della Democrazia cristiana.
Punto di riferimento per gli antifascisti dell'Alta Valle del Tevere durante tutto il Ventennio, Gabriotti, che nel frattempo era stato promosso a tenente colonnello, dopo l'Armistizio di Cassibile organizzò formazioni partigiane e fu membro del Comitato di liberazione nazionale nella sua città. Come presidente del Comitato clandestino di soccorso e liberazione tenne i contatti con il Comando della Brigata San Faustino, che operava nei dintorni di Città di Castello. Fu catturato dai fascisti il 5 maggio 1944 e consegnato alle SS tedesche che, dopo alcuni giorni di interrogatori e torture, lo fucilarono.
A Venanzio Gabriotti sono intitolate, fra le altre cose, una delle piazze principali di Città di Castello e il locale Istituto di storia politica sociale.
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