Forma autorizzata del nome
Artom, Eugenio, avvocato, insegnante, politico (Asti 1896 - Firenze 1975)
Avvocato
Deputato della Consulta Nazionale Italiana
Membro del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Libero docente presso la Facoltà di Magistero dell'Università degli studi di Firenze
Consigliere comunale del Comune di Firenze
Senatore della Repubblica italiana
Docente universitario
Politico
Eugenio Artom nacque ad Asti il 17 febbraio 1896, terzo di tre fratelli (Henriette, 1892; Camillo, 1893) da Vittorio e Gemma Pugliese. La madre morì alla sua nascita e così i tre fratelli vennero educati dalla nonna paterna Enrichetta Ottolenghi. Compì privatamente gli studi ad Asti, poi, nel 1914 la famiglia si trasferì a Roma dove egli si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Durante gli anni universitari interruppe gli studi in occasione della prima guerra mondiale: arruolatosi come volontario fu promosso caporale, sergente ed infine sottotenente del reggimento Lancieri di Firenze. Per il suo comportamento meritò la croce di guerra e la medaglia di bronzo al valore. Nel 1919 si laureò discutendo una tesi su "Le funzioni costituzionali del Capo dello Stato". Terminati gli studi iniziò la sua attività di pubblicista con numerose inchieste giornalistiche su «La Tribuna» di Roma, e, nel 1921, pubblicò il volume "Lineamenti della crisi sociale". Nell'ottobre 1922 si costituì il Partito liberale italiano e Artom militò fin da subito tra le sue fila; in seguito, in occasione delle elezioni politiche del 1924, fu candidato ad Alessandria nella lista capeggiata da Giovanni Giolitti. La sua attività politica si interruppe nel 1926 quando tutti i partiti politici vennero sciolti dal regime fascista. Impossibilitato a svolgere attività politica, si dedicò quindi alla professione di avvocato e fece parte del Soccorso rosso in difesa dei perseguitati politici. Nel 1927 sposò Giu...
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