Forma autorizzata del nome
Zuccarini, Oliviero, politico, giornalista, (Cupramontana 1883 - Roma 1971)
Oliviero Zuccarini, nato a Cupramontana nel 1883 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri, si era trasferito a Roma per compiervi gli studi universitari, laureandosi in Giurisprudenza. Fin da giovanissimo si era dedicato all'attività pubblicista, occupandosi della questione contadina e dell'agricoltura nelle Marche, su posizioni moderatamente progressiste. Collaborò inizialmente alla «Libertà economica» di Bologna, al «Popolano» di Cesena e alla «Rivista Popolare» di Napoleone Colajanni.
A Cesena iniziò la sua attività politica repubblicana, assumendo la segreteria della consociazione repubblicana, interessandosi soprattutto di questioni sindacali, in particolare cercando di mediare il conflitto tra mezzadri e braccianti, che vedeva la contrapposizione tra repubblicani e socialisti. Nel 1910, a Roma, divenne redattore della «Ragione», diretta da Ubaldo Comandini, occupandosi sempre di questioni sindacali ed entrando a far parte del consiglio generale della Camera del lavoro.
Continuò anche la sua attività di pubblicista, scrivendo tra l'altro il saggio "Una grande e sfortunata lotta operaia. I lavoratori di Piombino e dell'isola d'Elba contro il trust siderurgico" (Lugano, 1912). Si occupò attivamente della riorganizzazione del Partito repubblicano, divenendone segretario col congresso di Ancona del maggio 1912, subito dopo la guerra di Libia, assumendo posizioni intransigenti ed impegnandosi, con Giovanni Conti, Eugenio Chiesa ed Edoardo Giretti nel rinnovamento...
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