Forma autorizzata del nome
Tirinnanzi, Ferdinando, poeta, drammaturgo, giornalista, scrittore, (Firenze 1878 - Firenze 1940)
Poeta
Scrittore
Giornalista
Drammaturgo
Ferdinando Tirinnanzi, insegna per oltre trent'anni all'Istituto tecnico fiorentino Galilei. Amico di Enrico Corradini, fonda con lui il movimento nazionalista e partecipa attivamente alla vita culturale fiorentina. Nel 1905 inizia un'assidua collaborazione con il quotidiano liberal-progressista «Fieramosca» che termina soltanto con la fine del giornale nel 1913. Nel teatro, suo precipuo interesse, debutta con una commedia "La vittoria dei vinti" (1908), alla quale seguiranno "La levata del sole" (1920), "L'elastico" (1920), poi rielaborato con il nuovo titolo "La novella della luce, Marta" (1924). Negli anni della maturità scriverà una tragedia "Catilina" (1936), l'unica sua opera pubblicata in vita da Vallecchi, la prima di una trilogia dedicata alla grandezza di Roma, solo parzialmente completata dalla successiva "Canossa". "Annibale", infatti, l'ultimo dramma della trilogia, rimane alla fase progettuale. Vastissima la sua produzione che, accanto agli scritti teatrali, annovera numerosissime pagine poetiche, prose d'arte, saggi a carattere filosofico-religioso, pensieri e riflessioni che, all'indomani della morte, dovevano essere pubblicati da Sansoni nei dieci volumi dell'opera omnia. Del complessivo progetto editoriale escono: nel 1943 il volume VII, la tragedia "Canossa", con un'introduzione di Papini, e l'VIII, "Il narratore forse di se stesso" che accanto al racconto che titola il volume, comprende altri scritti in prosa e poesia; nel 1944 il IV volume, la tragedi...
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