Forma autorizzata del nome
Nencioni, Enrico, poeta, critico, (Livorno 1837 - Livorno 1896)
Nacque a Firenze il 1 gennaio 1837. Studiò alle Scuole pie fiorentine, ove conobbe il Carducci, col quale rimase legato d'amicizia per tutta la vita; fu il Nencioni che avviò Carducci allo studio delle letterature straniere. Non ancora diciottenne divenne precettore in casa del conte Gori Digny e poi a Siena dal 1859 al 1870 dal conte Augusto de' Gori Pannillini. Nel 1867 venne presentato dall'amico Ferdinando Martini al direttore della «Nuova Antologia», Stefano Protonotari, che pubblicò il suo primo articolo. Tornò a Firenze nel 1870 e si fidanzò con Talia Amerighi che divenne sua moglie nel 1880. Nel 1879 divenne redattore, per invito di Martini, del «Fanfulla della domenica», ove pubblicò con successo sia articoli di critica letteraria che brevi descrizioni (c.d. "medaglioni") di donne . Nel 1883 ottenne dal Ministro Baccelli la cattedra di letteratura italiana all'Istituto di magistero e nel 1884 quella di italiano al Collegio della Santissima Annunziata al Poggio Imperiale di Firenze. Morì a Livorno nel 1896. Tra i suoi scritti: "Poesie" (Bologna, Zanichelli, 1880); "Medaglioni" (Roma, A. Sommaruga, 1883); "Nuovi saggi critici di letterature straniere" (Firenze, Le Monnier, 1909).
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