Forma autorizzata del nome
Faccendi, Tolomeo, scultore, (Grosseto 1905 - Grosseto 1970)
Tolomeo Faccendi nacque a Grosseto l'8 novembre 1905 da una famiglia di piccoli commercianti.
La sua carriera artistica iniziò nel 1929, in seguito ad un incidente stradale che lo rese infermo per un lungo periodo. Questa immobilità fece sì che riprendesse a coltivare la vecchia passione della scultura, abbandonata più volte per le scarse possibilità economiche e per la mancanza di una cultura di base e di un ambiente culturale stimolante che potesse, in quel momento, appagare il suo desiderio di arte. Ma è proprio in questo ambiente che Tolomeo Faccendi darà vita a una sua poetica artistica e, con un gruppo di amici, a un clima culturale che nel secondo dopoguerra caratterizzerà per molti anni la cultura grossetana. Di grande stimolo al giovane artista fu sicuramente la madre, che pur di iniziare il figlio alla scultura, barattava la cera (prima materia scultorea del Faccendi) in cambio di alcuni lavori di cucito con il custode del cimitero di Grosseto.
Oltre alla madre è fondamentale un folto gruppo di amici che si ritrovano a parlare di arte, cultura e politica nella bottega di Ivo Pacini. Il Pacini, ottimo artigiano, dirigeva un laboratorio dal quale uscivano lapidi funerarie, fregi ornamentali, busti e monumenti: in questa "bottega" si incontravano Paride Pascucci, Memo Vagaggini, Guelfo Civinini, Beppe Benci, Domenico Fiorentini, Massimo Battigalli, Antonio Meocci e Geno Pampaloni. Qui, per la prima volta a Grosseto, sorge un sodalizio attorno al quale si stringo...
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