Forma autorizzata del nome
Cappella Madonna della Neve sul monte Vederna, Imer, 1948 settembre 5 - 1987 gennaio 24
Cappella della Madonna della Neve sul monte Vederna Cappella Vederne
ente della chiesa cattolica
L'Alpe Vederna è una zona prativa situata nel comune di Imer, a sud dell'abitato. Il proprietario dei prati della Vederna era un consorzio costituito nel 1742 da 63 almeroi. Seguendo la regola del maso chiuso, il territorio dell'Alpe venne diviso in 63 particelle ed ogni socio del Consorzio dell'Alpe Vederna (e poi i nuclei famigliari che ne derivarono) aveva una parte in gestione per cicli di dieci anni. Le famiglie avevano il diritto e il dovere di sfalciare la zona assegnata e vi potevano costruire dei piccoli masi per le bestie e il fieno. Ogni 10 anni i proprietari si ritrovavano per scambiarsi le varie particelle di terreni (1).
Nel 1947 il bollettino del decanato di Imer, "Voci di Primiero", pubblicava un articolo relativo alla costruzione della cappella della Vederna nel quale si raccontava che nella bellezza del paesaggio delle Dolomiti, nella conca del Pian Grande, si sentiva la mancanza di un centro che rendesse il luogo ancor più raccolto. Nell'inverno del 1946 si pensò di organizzare la festa della neve nella zona della Vederna, vista la bellezza dei campi da sci, e da lì sarebbe seguita l'idea di costruire un capitello o una cappella, finché non si arrivò a progettare una chiesetta. Questa sarebbe stata apprezzata in particolare da coloro che, recandosi in estate alla Vederna per i lavori di sfalcio, avrebbero avuto la possibilità di partecipare alla funzione domenicale senza dover tornare in paese (2).
La documentazione ufficiale sposta invece la decisione di costruire una cappella sulla Vederna al 1942 e la motivazione è quella di offrire ai fedeli di Imer la possibilità di seguire la messa domenicale durante l'estate, quando sono in montagna per lo sfalcio dei prati.
Il 18 febbraio 1942 per iniziativa del parroco di Imer don Ignazio Panizza (1935-1942) si costituì un comitato per la costruzione di una piccola chiesa in località "Cross"; a questa data venivano presentati al comitato i progetti e i disegni della futura chiesa, nonché il preventivo di spesa. Venne quindi nominato un comitato esecutivo di sette membri, tra i quali vi erano il parroco che assumeva la carica di presidente e un segretario-cassiere. Il comitato ristretto assunse l'onere di raccogliere i fondi per iniziare al più presto i lavori (3).
Richieste le autorizzazioni al comune e al Consorzio Vederna, dal momento che il terreno alla "Cross" era di proprietà di quest'ultimo, si fece richiesta al comune di Mezzano-Imer per avere il legname necessario per la costruzione (4).
Nella riunione del comitato del 7 maggio successivo venne data lettura della risposta del comune, che negava la possibilità di concedere il legname gratuito per i lavori di costruzione. Il progetto della cappella doveva essere comunque momentaneamente abbandonato, poiché la curia arcivescovile comunicava che le disposizioni governative impedivano di dare inizio a nuove costruzioni; si invitava comunque il parroco a mantenere vivo il progetto della chiesa, che avrebbe dovuto essere realizzato alla conclusione del conflitto. Il parroco depositò quindi la cifra posseduta in banca, ma proseguì nella raccolta dei fondi per la costruzione della cappella, cosicché quando i tempi lo avessero permesso si sarebbe potuto realizzare il progetto in sospeso.
A questo punto si inserisce il resoconto della costruzione della cappella pubblicato su "Voci di Primiero" che, omettendo il lavoro preparatorio e la raccolta di fondi di qualche anno prima, presenta il progetto in maniera più folcloristica.
Nel 1948 venne quindi costituito un nuovo comitato e si iniziarono i lavori, ai quali parteciparono dei muratori assunti e dei volontari che si occuparono del trasporto dei materiali; la campana, le finestre, la statua della Madonna furono donate alla chiesetta da diversi fedeli (5).
La chiesa venne dedicata alla Madonna della Neve (6); venne benedetta dal vescovo ausiliare di Trento il 5 settembre 1948 e in questa occasione il presidente del comitato fece donazione della chiesetta alla parrocchia di Imer (7).
Nel 1964 sopra la porta esterna della chiesa venne fatto un mosaico con l'immagine della Vergine; nel 1978 vennero eseguiti lavori per l'isolamento della cappella e nel 1989 venne rifatto il tetto in "scandole" di legno.
Il 26 giugno 1987 il comune di Imer, ormai proprietario dell'Alpe Vederna, cedeva alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Imer il terreno sul quale era stata costruita la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve (8).
Come per tutte le chiese della diocesi di Trento, la situazione giuridica della chiesa parrocchiale di Imer e delle chiese da essa dipendenti venne modificata a partire dalla metà degli anni Ottanta del Novecento, a seguito della L. 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" e del relativo decreto di attuazione D.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33, "Approvazione del regolamento di esecuzione della legge 20 maggio 1985, n...
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