Forma autorizzata del nome
Vespignani, Renzo, artista, (Roma 1924 - Roma 2001)
Bisnipote del noto architetto Virginio Vespignani, durante la guerra inizia a disegnare e a dipingere presso lo studio dell'incisore Lino Bianchi Barriviera. I suoi primi riferimenti artistici sono Alberto Ziveri, Luigi Bartolini e, soprattutto nei primi quadri, gli espressionisti. Nel 1945 allestisce la sua prima personale alla Galleria romana La Margherita. Nello stesso anno cominciano le sue collaborazioni con alcune riviste letterarie dove pubblica scritti, illustrazioni e disegni satirici. Si dedica con eccezionali risultati all'incisione. Alla fine degli anni Quaranta viene raccomandato per una borsa di studio al Ministero per gli affari esteri da Oskar Kokoschka, che lo definisce "uno dei migliori disegnatori contemporanei". L'artista è ormai noto a livello internazionale tanto che la Galleria Hugo di New York gli dedica una mostra nel 1948. Negli anni Cinquanta si occupa di scenografie per il cinema e per il teatro. Profondamente interessato alle questioni sociali, nel 1956 fonda, insieme ad altri artisti, architetti e intellettuali, la rivista "Città Aperta" rivolta alla cultura urbana. Durante il decennio successivo e per tutti gli anni Settanta lavora a cicli pittorici quali "Imbarco per Citera" (1969), "Album di famiglia" (1971), "Tra le due guerre" (1972-1975). Nel 1985 espone nella romana villa Medici il ciclo dedicato a Pier Paolo Pasolini, a riprova dello stretto rapporto della sua arte con il cinema e con la letteratura. Illustra opere di Belli, Boccaccio...
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