Forma autorizzata del nome
Prampolini, Enrico, artista, (Modena 1894 - Roma 1956)
Compie gli studi a Lucca, a Chiaravalle Marche e a Torino. Nel 1912, a Roma, si iscrive all'Accademia di Belle Arti, dove è allievo di Duilio Cambellotti. Lascia l'istituto dopo aver pubblicato il manifesto "Bombardiamo le accademie e industrializziamo l'arte". Aderisce al movimento futurista, frequenta lo studio di Giacomo Balla e nel 1914 partecipa alla mostra futurista alla Galleria Sprovieri di Roma. Nel 1916 divulga alcuni manifesti sull'arte astratta, sulla scenografia, sulla scultura; nello stesso anno collabora con Bragaglia alle scenografie per il film "Thais", conosce a Roma Tristan Tzara e partecipa alla mostra internazionale dadaista di Zurigo. Con Luciano Folgore fonda la rivista "Avanscoperta"; nel 1917 fonda e dirige la rivista futurista "Noi". Dagli anni Dieci soggiorna per lunghi periodi a Praga e a Parigi, dove resterà fino agli anni Trenta, lavorando intensamente come pittore, scultore, scenografo e illustratore. Entra in contatto con i gruppi e i movimenti artistici europei De Stijl, Cercle et Carré e nel 1922 collabora con Walter Gropius. È presente tra i futuristi alle Biennali di Venezia del 1926, e poi alle edizioni successive dal 1930 al 1942. Partecipa costantemente alle Quadriennali di Roma dalla I del 1931 fino alle edizioni del dopoguerra. Nel 1929 firma il Manifesto dell'aeropittura fururista e nel 1934, con Fillia, dirige la rivista "Stile futurista", dove pubblica "Al di là della pittura verso i polimaterici" e "La plastica murale". Negli a...
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