Forma autorizzata del nome
Andrea Cavazzoni Pederzini
Cavazzoni Pederzini, Andrea (1828-1864)
Andrea Cavazzoni Pederzini, secondogenito di Fortunato e della contessa Giulia Giacometti, nacque a Modena l'8 marzo 1828 e fu "battezzato subito nella Chiesa del Carmine". Il nome gli venne attribuito per "mantenere in famiglia la memoria gloriosa del prozio Monsignor Andrea Placido Ansaloni" (1). Nel 1839 venne ammesso nel Convitto dei Padri Gesuiti della città dove studiò "inferiore e media"; vi rimase soltanto fino al 24 febbraio del 1841 poiché "per infirmità di salute non poteva reggere il peso di quella disciplina"; completò l'anno scolastico alle scuole di S. Bartolomeo. Fra il 1841 e il 1842 studiò grammatica superiore in casa sotto la guida del maestro privato Salvioli, e cominciò gli studi di disegno con F. Manzini. Nel 1842, sotto la direzione di Bernardino Catelani e del padre, studiò umanità e retorica divagandosi "un poco nello studio di libri riguardanti le belle arti". Come egli stesso racconta, in quei mesi "spiegai tutto il 1° libro di Virgilio, lessi più volte le vite di Cornelio Nepote, tradussi versi di Catullo, tradussi il De Colonia, e l'orazione di Cicerone Pro Milone […] Studiai in parte la grammatica greca […] continuai lo studio del disegno alla scuola del Manzini passando dall'architettura all'ornato, ai fiori ed al paesaggio. Presi lezioni di violoncello prima da Bertini, poscia da Gianelli. Scrissi una guida per visitare artisticamente le chiese di Modena" (2). Nel periodo che [Descrizione completa consultabile in IBC Archivi.]
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