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Acqua, nobili di Firenze, patrizi di Spoleto, Osimo (Ancona), sec. XV - sec. XX - Famiglia

 

Tipologia

Famiglia

 

Forma autorizzata del nome

Acqua, nobili di Firenze, patrizi di Spoleto, Osimo (Ancona), sec. XV - sec. XX  Linked Open Data: san.cat.sogP.93224

 

Altre denominazioni

Acqua

 

Data di esistenza

sec. XV - sec. XX

 

Descrizione

Antichissima e nobile famiglia di Osimo, dalla quale vennero diversi e illustri personaggi. Tra questi si ricordano Roberto, luogotenente delle truppe osimane, legato da grande amicizia a Lorenzo de' Medici, che il 18 agosto 1487 donò a lui e ai suoi discendenti la nobiltà fiorentina con gli onori e i privilegi spettanti alle famiglie oriunde di Firenze. Nel XVIII secolo spiccano le figure di Vincenzo, vescovo di Spoleto e assistente al soglio pontificio, insignito del titolo comitale il 9 luglio 1762 mediante breve di papa Clemente XIII; dell'abate Filippo, giureconsulto e avvocato della Curia romana, in servizio presso il cardinale Crescenzi, noto anche nel campo del collezionismo privato, ascritto nell'anno 1777, assieme al di lui fratello Antonio e suoi discendenti, al patriziato di Spoleto. Altro cultore di numismatica fu Antonio Maria che pubblicò nel XVIII secolo la "Dissertazione sulla zecca e monete di Norcia". Al giurista Girolamo Gaetano, attivo presso la corte romana, spettò la mediazione nella vertenza nata tra la corte di Torino e il cardinale di Noailles, da cui derivò l'opera anonima e senza note tipografiche "Ragioni della Sede Apostolica nelle presenti controversie cola corte di Torino", risalente sempre al XVIII secolo. In tempi più recenti spicca la figura di Camillo, cultore di scienze biologiche, impegnato nell'insegnamento, prima presso il locale collegio Campana, poi all'Università di Roma. Ricoprì l'incarico di presidente della Congregazione di...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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