Forma autorizzata del nome
Pajetta, Gian Carlo, politico, (Torino 1911 - Roma 1990)
Pajetta Gian Carlo
Pajetta, Giancarlo
Gian Carlo Pajetta nacque a Torino il 24 giugno del 1911 da Carlo, avvocato, e da Elvira Berrini, maestra elementare. Intraprese l'attività politica giovanissimo e a 16 anni, studente liceale venne espulso da tutte le scuole del regno e denunciato al Tribunale speciale. Nel 1928 fu condannato a due anni di reclusione per appartenenza al Partito comunista e propaganda, pena che scontò nelle carceri di Torino, Roma e Forlì. Uscito dal carcere, riprese l'attività illegale che gli costò un'ulteriore denuncia al Tribunale speciale, in stato di latitanza, poiché nel 1931 era espatriato clandestinamente in Francia, assumendo lo pseudonimo di "Nullo". Investito di importanti responsabilità come rappresentante della Federazione giovanile comunista italiana, e rappresentante nell'organizzazione comunista internazionale, direttore di «Avanguardia», in quel periodo svolse diverse missioni clandestine in Italia, fino a quando, il 17 febbraio del 1933, venne arrestato in Emilia Romagna. Un anno dopo il Tribunale speciale lo condannò a 21 anni di carcere; dei quali ne scontò 11 a Civitavecchia e a Sulmona per essere scarcerato il 23 agosto del 1943, dopo la caduta del fascismo.
Con l'8 settembre e la guerra partigiana (nella quale cadde suo fratello Gaspare), divenne capo di stato maggiore (di fatto vice comandante generale) delle brigate Garibaldi e membro del comando generale del Corpo volontari della libertà, operando con gli pseudonimi di Luca, Mare e Nullo. Nel novembre del '44 pa...
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