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"Sentada", Ala, sec. XVI seconda metà - 1808 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

"Sentada", Ala, sec. XVI seconda metà - 1808  Linked Open Data: san.cat.sogP.92080

 

Altre denominazioni

"Sentada" di Ala

 

Tipo ente

preunitario

 

Descrizione

Le autorità religiosa e civile di Ala avevano favorito già dalla seconda metà del XVI secolo la nascita di un organo, chiamato "Sentada", che aveva la funzione di coordinamento fra le compagnie e le chiese sottoposte alla parrocchiale. Gli interessi religiosi si intrecciavano infatti anche con quelli di natura civile e patrimoniale ed era quindi necessario un organismo che collegasse tutte queste risorse. L'amministrazione e le finalità delle attività ecclesiali della chiesa parrocchiale e delle chiese e compagnie ad essa sottoposte dipendevano quindi dalla "Sentada", alla quale furono attribuiti poteri decisionali. La prima testimonianza dell'esistenza di questo organismo si trova sul primo registro delle rese di conto dei massari della Compagnia della B. V. Inviolata dove, in apertura, vengono riconfermati gli statuti ed eletti i nuovi "deputati" della confraternita: "Li infrascritti sono li deputati ellecti per il sp(ectabile) messer vicario e altri consigliarii ala presentia del reverendo messer don Valentin Malfati arciprette al guberno de tutte le compagnie et confraternita devote di la Madona, del Corpus Domini, Sanctissimo Rosario, San Valentino, San Pero e San Rocho, li qualli deputati si habino a congregare a tutti li negotii de importantia che occorerà de tempo in tempo per le ditte confraternita et tutto quello che per dicti deputadi o sia per la magior parte de quelli sarano determinato. Tanto debbi esser exeguido per li massarii presenti et futuri. E ciò fu nella chiesa di Santa Maria adi 10 febraro 1591"(1). Anche se la "Sentada" non viene espressamente nominata, essa è comunque riconoscibile sia per la presenza delle due autorità, il vicario per la parte civile e l'arciprete per quella ecclesiastica, sia per la sua funzione di governo e controllo. Sullo stesso registro un'altra annotazione ci conferma comunque l'attività della "Sentada" nei primi anni del XVII secolo: "Adi 3 marzo 1624. Fu concluso dalla Sentada di far per l'avenir li massari per scrutinio al tempo solito"(2). A tale organo dunque partecipavano per diritto il parroco e il vicario(3) della città di Ala, più altre nove persone "savie e prudenti", come viene indicato nei capitoli generali redatti nel 1652 in occasione del rinnovo(4). Al parroco, che rivestiva sempre la carica di presidente, spettava il diritto di indire le adunanze, alle quali veniva invitato anche il sacrestano della chiesa parrocchiale; segretario della "Sentada" era un sacerdote alle dipendenze del parroco "il cui ufficio sarà di notar in un libro appartato li decreti"(5). La "Sentada" veniva rinnovata ogni tre anni; la scelta dei nove "deputati" avveniva "per ballotatione" fra le 18 persone proposte dal parroco e dal vicario "che insieme assisteranno alla Sentada per beneficio et buon governo delle venerabili compagnie et chiese"(6). L'organo così composto sceglieva gli amministratori delle varie compagnie o confraternite, i "massari", che a loro volta eleggevano, a scrutinio segreto, il "capo massaro". Ad essi non erano permesse spese straordinarie se non previa licenza della "Sentada". Le confraternite più antiche come quelle del SS. Sacramento, del Rosario e di S. Rocco avevano il privilegio di poter proporre alla "Sentada" due candidati fra i quali poi veniva scelto il proprio amministratore. I massari delle compagnie potevano assistere, se invitati, alle sedute, ma non avevano alcun diritto di voto. Gli argomenti sopra i quali la "Sentada" era chiamata a prendere decisioni riguardavano diversi aspetti legati all'amministrazione dei vari enti che facevano capo alla chiesa parrocchiale. Spaziavano dall'acquisto di arredi e paramenti sacri ai salari di sacrestani e organisti, dalle distribuzioni delle elemosine allo scomparto per le spese visitali, dalla composizione di liti e vertenze all'affrancazione di capitali, dall'accettazione di legati ai contributi per le confraternite in difficoltà, ecc. Sulle varie questioni ogni componente della "Sentada" era chiamato a dire "modestamente il suo parere sopra la cosa proposta per apprir la mente di tutti et poi se metterà alla ballottatione che passando la mittà de balle sarà tenuto per ammesso et deciso"(7). I componenti della "Sentada" erano tenuti a rispettare rigorosamente i capitoli sui quali poggiava tale organo e affinché "niuno possa pretender d'essi alcuna ignoranza"(8), tali capitoli dovevano essere letti ad ogni rinnovo, cioè ogni tre anni. In questa occasione dovevano anche essere rinnovati o rivisti gli inventari delle chiese e delle compagnie. Le riunioni della Sentada avvenivano principalmente in canonica o nell'oratorio della Compagnia della Buona Morte(9). L'ultima riunione, tenuta nella canonica, porta la data del 10 marzo 1808. Con finalità sicuramente diverse, si avverte però una certa continuità nella nuova istituzione della Fabbriceria nata sotto il governo napoleonico(10)...

 

Sistema aderente

Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST

 

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