Forma autorizzata del nome
Decanato di Ala, Ala, 1830 - [1979]
Il decanato è un'istituzione intermedia tra la parrocchia e la diocesi ed è in qualche modo erede dell'antica pieve. Il termine 'decano' è documentato per la prima volta nel 1208, al tempo del sinodo diocesano del vescovo Federico Vanga, ma tale figura non appariva ben delineata, nè tanto meno i suoi compiti. Il titolo di decano venne attribuito al sacerdote che era preposto ad un raggruppamento di parrocchie rurali, detto anche vicario foraneo, che rappresentava l'anello di congiunzione tra parroci e vescovo. Nel sec. XV i 'decani rurali' erano gli accusatori pubblici degli 'excessus' dei chierici nel loro territorio e, per quanto di competenza del foro ecclesiastico, anche dei laici. Nel sinodo del 1489 (vescovo Udalrico Frundsberg) ricevettero il mandato esplicito di vigilare sull'applicazione dei decreti sinodali e di cooperare a rendere più duraturo il frutto della visita diocesana. Di regola l'ufficio di decano veniva affidato a uno dei pievani residenti nel distretto ma non era legato ad una determinata parrocchia; veniva conferito con apposito decreto vescovile, registrato nel libro delle investiture e corredato da un elenco dei compiti e delle attribuzioni. Nelle "Costituzioni sinodali" di Ludovico Madruzzo del 1593, cap. XXXIX, vengono descritti la figura del decano e il suo ufficio.
Solo a partire dalla fine del secolo XVIII fino ai primi decenni del secolo seguente, sotto la spinta organizzativa dei vari governi, si vennero delineando i decanati con sede fissa e circoscrizione ben delimitata. ll numero dei decanati nella diocesi di Trento fu di 35 per tutto il secolo XIX, variando nel corso del XX secolo da 39 a 49.
I principali compiti del decano, stabiliti da speciali provvedimenti dell'Ordinariato, riguardavano la disciplina del clero, le feste e i riti sacri, il decoro delle chiese e delle suppellettili, l'osservanza sia delle disposizioni vescovili sia di quelle diramate dall'autorità politica. I rapporti con le chiese 'soggette al decanato' erano mantenuti tramite le 'visite' che il decano doveva svolgere sul territorio decanale almeno una volta all'anno. Le visite che si svolgevano nelle varie chiese del distretto erano molto simili alle visite vescovili ed erano volte a verificare lo stato conservativo degli edifici di culto, delle sacrestie, delle canoniche e dei cimiteri, le condizioni religiose della popolazione, i resoconti, la tenuta degli archivi, ecc. Al termine della visita veniva trasmessa una relazione all'Ordinariato.
Il decano, come previsto dal regolamento politico per le scuole elementari delle province austriache pubblicato l'11 agosto 1805(2), rivestiva anche il ruolo di ispettore scolastico distrettuale. Tale regolamento riservava alla chiesa la sorveglianza scolastica, l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri definitivi, la nomina degli assistenti e dei supplenti. Il decano, in veste di ispettore scolastico, aveva inoltre poteri di sorveglianza e controllo immediati sulle scuole, egli, entro il mese di novembre di ogni anno, era tenuto a consegnare al "Concistoro"(3) una relazione dettagliata sulla situazione delle scuole del suo distretto.
Con la legge n. 48 del 25 maggio 1868 nuove disposizioni in materia scolastica sottrassero alla Chiesa il potere che fino ad allora aveva mantenuto trasferendolo allo Stato. Con ordinanza ministeriale del 10 febbraio 1869 n. 19 le attribuzioni in campo scolastico affidate all'Ordinariato vescovile passarono all'autorità politica provinciale e quelle affidate agli ispettori ecclesiastici distrettuali alle autorità politiche distrettuali.
In occasione delle visite scolastiche annuali venivano consegnate al decano le copie delle matricole (copie esatte dei registri anagrafici di ogni parrocchia soggetta al decanato).
Dopo essere stata soggetta ai "decani foranei della Val Lagarina" di Lizzana e poi di Rovereto, e dopo aver avuto per qualche anno (dopo il 1821) come decano il pievano di Avio, la parrocchia di Ala venne riconosciuta ufficialmente nel 1830 "parrocchia decanale", ma il suo parroco, pur non fregiandosi ancora del titolo di decano, assolveva già a gran parte degli affari di quell'ufficio, stante anche la cagionevole salute del decano titolare. Il parroco di Avio, don Giuseppe Clementi, fu infatti sollevato dal suo incarico il 6 settembre 1832 e contemporaneamente l'Ordinariato affidò l'ufficio di decano del distretto giudiziale di Ala al parroco di quella stazione, don Alessandro Canali. Il parroco di Avio conservò il titolo di "decano emerito"(1).
Rientrano attualmente nella circoscrizione decanale di Ala le parrocchie di Avio, Borghetto, Chizzola, Mama d'Avio, Pilcante, Sabbionara, S. Margherita, Serravalle e Vo' Sinistro.
Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST