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Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista, Flavon, sec. XIII - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista, Flavon, sec. XIII -  Linked Open Data: san.cat.sogP.91224

 

Altre denominazioni

Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista

 

Tipo ente

ente della chiesa cattolica

 

Descrizione

Il paese di Flavon si trova sulle pendici nord orientali del monte Corno. Rappresenta il centro del "contado" (Contà) omonimo che fu sede di un feudo indipendente dal principato vescovile di Trento e direttamente sottoposto all'impero. Il territorio comprendeva gli abitati di Cunevo, Flavon e Terres. La pieve di Flavon è una delle chiese più antiche della Valle di Non. Intorno alla metà del XIII secolo era di libera collazione vescovile e l'allora vescovo Egnone la assegnò al Monastero di Santa Maria Coronata di Cunevo; il vescovo successivo, Enrico II, che evidentemente vantava dei diritti sul monastero liquidò il patrimonio dello stesso in favore dell'Ordine Teutonico riservandosi nuovamente i diritti sulla pieve. Da allora Flavon rimase di libera collazione vescovile (1). Il periodo nel quale raggiunse il suo massimo splendore corrisponde all'epoca in cui il paese era governato dalla nobile famiglia dei Conti di Flavon che detenevano la giurisdizione feudale del territorio compreso tra la pieve di Tassullo e quella di Denno. Essi risiedevano nel castello, del quale attualmente rimangono solo i ruderi, situato nei pressi del paese. Alcuni membri della famiglia Flavon ricoprirono cariche di notevole importanza accanto al principe vescovo di Trento. L'obbedienza dei conti di Flavon trovò riflesso anche nella fedeltà della popolazione nei confronti del proprio vescovo. A tale proposito va ricordato il prezioso cimelio conservato nella chiesa parrocchiale, rappresentato da una croce d'oro e d'argento fregiata con perle, donata dal vescovo Giorgio I Lichtenstein. Si narra che il vescovo, rifugiatosi a Flavon dopo essere stato liberato dalla popolazione locale dalle prigioni del castello dei conti di Spor, si sentì in dovere di sdebitarsi donando la croce (2). Alla fine del XIV secolo, in seguito alla decadenza della famiglia Flavon e alla conseguente perdita di tutti i diritti feudali, compresa la giurisdizione, il castello passò alla famiglia Coredo di Castel Valer e, successivamente, ai conti Spaur che posero in loco un loro vicario. Tra gli anni 1796 e 1803 il territorio di Flavon fu coinvolto negli avvenimenti che avrebbero portato alla fine politica del principato vescovile il quale, dall'XI secolo, reggeva le sorti del territorio trentino: le ricchezze e i privilegi vescovili vennero "secolarizzati", cioè trasferiti all'autorità civile. La sovranità dell'Austria fu interrotta però nel 1805 dal dominio del governo bavarese (1805-1809), per poi riprendere nel 1815 con il dominio degli Asburgo. La chiesa parrocchiale è tra le più antiche del Trentino e tra le più interessanti della Valle di Non. La lapide infissa nell'abside della primitiva chiesa, attualmente ridotta a cappella, sembra attribuirsi al vescovo Massimino che, intorno all'anno 730, trovò la morte proprio a Flavon. Nonostante un incendio che nel 1802 distrusse parecchie pergamene e documenti importanti dell'archivio parrocchiale, è certo che a Flavon vi fossero alcuni sacerdoti che facevano vita in comune risiedendo nella cosiddetta "casa dei preti", situata all'ingresso del paese. Considerata l'antichità della chiesa, l'importanza della stessa attraverso i secoli e le istituzioni religiose che vi fiorirono ed inoltre il fatto che fosse matrice di altre chiese e della parrocchia di Terres, il 22 agosto 1943 la chiesa di Flavon ottenne l'elevazione al grado di arcipretale (3). Con decreto ministeriale del 30 dicembre 1986 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987 la parrocchia di San Giovanni Battista con sede a Flavon è stata dichiarata Persona Giuridica Privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 315). PARROCI DI FLAVON 1708-1735 Giovani Riccardino Job da Denno 1735-1780 Carlo Vigilio de Andreis da Mechel 1780-1791 Gian Giacomo de Gregoris da Samoclevo 1797-1835 Giovanni Battista Dal Rì da Pavillo 1836-1850 Luigi Pinamonti da Tassullo 1851-1852 - vicario - 1852-1874 Cristoforo Pangrazzi da Monclassico 1875-1903 Ignazio Cesconi da Pressano 1904-1914 Pietro Valcanover da Castagné 1914-1936 Lino Gottardi da Vervò 1936-1966 Enrico Bertagnolli da Fondo 1966-1979 Vittorio Asson da Don 1979-1999 Ezio Franzoi da Sporminore 2000-2009 Augusto Angeli da Brez 2010- Alessio Pellegrin da Noale (Ve)

 

Sistema aderente

Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST

 

URL Scheda provenienza