Forma autorizzata del nome
Curazia dei Santi Pietro e Paolo, Cares (Comano Terme), 1736 settembre 9 - 1963 dicembre 31
Curazia dei Santi Pietro e Paolo
ente della chiesa cattolica
Il paese di Cares si trova nel territorio dell'antica pieve del Bleggio. Questa zona è delimitata dai torrenti Sarca e Duina e dai monti San Martino, Cima Serra e Cogorna ed è caratterizzata da terrazzamenti fittamente coltivati, alternati a macchie di bosco; le abitazioni si trovano sparse nel territorio e la chiesa è situata in posizione esterna rispetto al nucleo principale.
Geograficamente la zona è ulteriormente suddivisa in Bleggio Superiore ed Inferiore, divisione dovuta al gradino orografico che divide il territorio in due porzioni distinte. Cares, fino al 2010, apparteneva al comune del Bleggio Inferiore, da quella data si trova a far parte del comune di Comano Terme.
Anticamente, dal punto di vista ecclesiastico, gli abitanti di Cares dipendevano dalla pieve del Bleggio, nella quale si recavano per assistere alle sacre funzioni e per ricevere i sacramenti. Nel 1736 i vicini, "ritrovandosi la villa di Cares in distanza dalla parrocchiale del Bleggio di due miglia con istrade fangose massime in tempo d'inverno" (1), si rivolsero a monsignor Carlo Mosca, parroco della pieve del Bleggio, chiedendogli il permesso di poter usufruire di un sacerdote che dimorasse in paese. Il 9 settembre 1736 il pievano, per alleviare le persone anziane, i disabili e i fanciulli dal disagio negli spostamenti, acconsentì alle richieste e nominò un sacerdote con l'obbligo di residenza in loco. Egli doveva celebrare delle messe, insegnare la Dottrina Cristiana ai fanciulli, assistere gli infermi con la facoltà "di confessarli e comunicarli" nel caso non fossero stati in grado di raggiungere la chiesa parrocchiale. Per il suo sostentamento vennero utilizzate le rendite del legato fondato da Antonio fu Dionisio Bombarda da Cares che, con testamento del 25 gennaio 1680, aveva lasciato tutti i suoi beni in eredità alla chiesa del paese con l'obbligo della celebrazione di 72 messe. I vicini misero a disposizione del sacerdote un fondo arativo in località "ai Fovi" e gli assicurarono la fornitura annua di mezzo "staio" di frumento, calcolato per ogni famiglia, e di legna da ardere. L'otto giugno 1765, su richiesta della popolazione, venne concesso dall'Ordinario il permesso di tenere il Santissimo Sacramento purché questo fosse "decorosamente e costantemente illuminato" (2).
Dalla curazia di Cares dipendeva anche il paese di Ponte Arche che tra il 1842 e il 1852, in seguito alla costruzione della strada che da Trento arriva a Tione, iniziò a svilupparsi notevolmente. La sua chiesa, dedicata a Santa Maria Ausiliatrice e a San Giovanni Bosco, venne costruita tra il 1928 e il 1929 (3).
Gli abitanti di Cares nel 1931 rinunciarono al diritto di nomina del curato a favore del vescovo di Trento e iniziarono la procedura per ottenere l'elevazione della cura d'anime a parrocchia, cosa che avvenne solo il primo gennaio 1964.
ELENCO DEI CURATI DI CARES
1836-1856 Giuseppe Rossi
1857-1890 Abramo Carli
1892-1896 Pietro Carli
1897-1898 Luigi Bellotti
1899-1902 Agostino Silvestri
1903-1905 Enrico Aloisi
1906-1908 Amadio Deromedi
1909-1910 Giuseppe Fadanelli
1911-1913 Luigi Odorizzi
1914-1925 Eliseo Busatti
1925-1929 Giacomo Dorigatti
1930-1932 Costanzo Sicheri (vicario)
1932-1935 Germano Gilli
1936 vicari
1937-1943 Pietro Raffaelli
1943-1952 Aldo Dalponte
1952-1960 Vito Maganzini
1961-1966 vicari
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