Forma autorizzata del nome
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Cares (Comano Terme), 1534 gennaio 24 - 1987 gennaio 24
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
ente della chiesa cattolica
La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Cares sorge in un punto isolato rispetto al paese ed è affiancata dal campanile in granito; a lato si trova il cimitero.
La prima notizia della presenza dell'edificio risale al 24 gennaio 1534 quando i vicini di Cares si accordarono con il "lapicida" e muratore Eleuterio fu Francesco Baroldi da Favrio affinché provvedesse a ricostruire la chiesa del paese entro due anni, per un compenso di 48 ragnesi (1). Si può ipotizzare che a quell'epoca esistesse già un edificio di culto ridotto in cattive condizioni. Gli scavi realizzati in occasione del restauro confermano la presenza di un primordiale tempietto pagano di epoca imperiale del quale rimangono le fondamenta e alcuni frammenti di un'iscrizione.
La visita vescovile del 16 aprile 1537 (2) attestò la presenza della chiesa senza tuttavia descriverla particolarmente.
Il 22 agosto 1552 il vescovo di Antivari Ludovico Chierigati da Vicenza, residente a Trento, consacrò l'edificio e l'altare maggiore dedicandoli a san Pietro e l'altare laterale sinistro a San Rocco (3).
I decreti emessi in seguito alla visita pastorale del 30 aprile 1580 imposero agli uomini di Cares, deputati all'amministrazione della chiesa, di provvedere al tetto e a riscuotere "tutto quello che si deve alla detta chiesa sotto pena di pagare del suo proprio" (4), dopo aver evidenziato una notevole carenza nella sua gestione patrimoniale. Per quanto riguardava l'edificio e gli arredi, si ordinò di fornire gli altari di pale raffiguranti i santi ai quali erano dedicati, di dipingerli e di acquistare dei candelieri. Inoltre in sacrestia si doveva costruire "l'oratorio con il lavamano" e alzare "l'armadio ove si tiene il gonfalone"; nel sagrato "sia fatto il luogo per l'ossi de' morti" (5). In occasione della stessa visita si ordinò che i sindaci venissero nominati per un periodo non superiore a due anni, con atto scritto e giuramento fatto nelle mani del pievano di Santa Croce. Il primo maggio 1885 vennero benedette da padre Samuele Rigotti le stazioni della Via Crucis (6).
Nella relazione seguita alla visita pastorale del 1905, il vescovo Celestino Endrici evidenziò il cattivo stato dell'edificio che aveva "molto bisogno di essere riparato specialmente nel coro che minaccia di cadere" (7), sottolineando l'inadempienza della comunità cui spettava il compito di provvedere alle riparazioni. Venne segnalato il cattivo stato del cimitero, sempre aperto; anche la canonica, di proprietà del Comune, venne trovata in pessime condizioni. Il patrimonio era costituito prevalentemente da capitali investiti presso enti o privati, da dieci fondi arativi e prativi e da arredi sacri e suppellettili.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in Cares è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo con sede in Cares.
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