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Comune di Villazzano, Villazzano (Trento), 1863 novembre 10 - 1923 gennaio 12 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comune di Villazzano, Villazzano (Trento), 1863 novembre 10 - 1923 gennaio 12  Linked Open Data: san.cat.sogP.90681

 

Altre denominazioni

Comune di Villazzano

 

Tipo ente

preunitario

 

Descrizione

Il Comune di Villazzano venne istituito con Risoluzione Sovrana del 10 novembre 1863, che ne determinò la separazione dal Comune di Povo, ma entrò in attività solo nel settembre 1864. Precedentemente Villazzano costituiva una delle sei frazioni o "ville" della Comunità di Povo; le altre frazioni erano Gabbiolo, Oltrecastello, Pantè, Salè e Sprè. Dal 1817 al 1848 il Comune di Povo con le rispettive frazioni fu sottoposto al controllo del Giudizio distrettuale di Civezzano. Durante il periodo precedente alla costituzione del Comune, alcune funzioni di carattere amministrativo contabile erano svolte presso la frazione dai capi villa, i quali erano nominati dal Giudizio di Civezzano, al quale era subordinata la comunità di Povo. L'istanza presentata all'I.R. Luogotenenza di Innsbruck per la separazione di Villazzano dal Comune di Povo risaliva già al 20 marzo 1858 e fu riproposta anche l'anno successivo, ma venne accantonata dall'autorità superiore in attesa della riforma della legge comunale, avvenuta nel 1862. Le motivazioni addotte nell'istanza, che portarono alla richiesta di separazione dal Comune di Povo, sottolineavano le condizioni di svantaggio alle quali "i comunisti" di Villazzano erano sottoposti: fra le frazioni che componevano il Comune di Povo, Villazzano era una delle più ricche e la più popolosa, ma il dato non era preso in considerazione dall'amministrazione comunale, che da lungo tempo non effettuava la consueta turnazione delle cariche nell'amministrazione. Il malcontento tra i frazionisti era dovuto pertanto all'assenza di ogni rappresentatività nel Consiglio comunale. Ritenuta necessaria anche dal Capocomune e dalla Rappresentanza di Povo la separazione di Villazzano, nella seduta del 20 aprile 1861, presso la Pretura Politica di Trento, i Capi Comune ed i Rappresentanti delle due località stabilirono che la divisione potesse avvenire con una certa facilità, sia perché le cure d'anime erano già indipendenti ed i confini potevano basarsi su queste, sia perché i boschi, i pascoli e la montagna erano già divisi da tempi remoti ed ogni frazione conosceva la propria porzione boschiva. Per quanto riguarda il patrimonio comunale si decise che, liquidati i conti prima dell'epoca della separazione, si sarebbe predisposto un inventario della sostanza attiva e passiva che sarebbe poi stata diviso fra i due Comuni in proporzione al loro estimo catastale. La Luogotenenza di Innsbruck non approvò la domanda di separazione, rinviandola a dopo l'emanazione della nuova legge comunale (1862) ed il Consiglio comunale di Povo decise quindi, nella seduta del 13 giugno 1861, di comportarsi come se la frazione di Villazzano fosse già autonoma, ripartendo le spese in proporzione all'estimo della frazione di Villazzano da una parte, e di tutte le altre frazioni dall'altra. La risoluzione sovrana del 10 novembre 1863 approvò infine la separazione di Villazzano dal Comune di Povo, sotto le condizioni che erano state dettate nella seduta del 20 aprile 1861. In realtà la separazione da Povo non fu così facile come prospettato, tanto che nella sessione della Rappresentanza comunale del 14 settembre 1864 venne nominata una Giunta composta di tre membri, con lo scopo di trattare con il Comune di Povo per gli affari che riguardavano la determinazione dei confini e la divisione della sostanza comunale. I Rappresentanti di questa Giunta erano Antonio Pontalti, Domenico Andreotti e il cav. Carlo Mersi. Nell'agosto 1865 venne stabilito che il "confine comunale è lo stesso che segna i confini della giurisdizione Ecclesiastica della Parrocchia di Povo e della Curazia indipendente di Villazzano", mentre per il possesso dei boschi , i confini rimanevano quelli antichi, "che dalla sommità della Marzola discendendo in Maranza l'antico confine già formato dal tovo della Rovina che diparte dalla cima della Marzola, e che mette alle Cargadore in cima alla Costa dei pini; da questo punto al sasso sopra la bucca dei Lumazzi, da qui alle Fontanelle, e di là in linea ritta alla lapide mortuaria di Costa Ziverana detta anche Pozza Ziverana"(1). La divisione territoriale dei due comuni non trovò comunque rapida soluzione, tanto che furono invitati il parroco di Povo ed il curato di Villazzano ad unirsi al Commissario pretoriale per percorrere le campagne e stabilire i confini delle cura d'anime, e poco dopo i due Capicomune e gli uomini anziani di Povo e di Villazzano per ispezionare la montagna e fissare la linea di confine fra le due frazioni. Non trovando un accordo, il Capitanato distrettuale di Trento richiese una rapida soluzione della questione e nel 1870 vennero nominati per Villazzano due periti con il compito di procedere alle misurazioni, ai rilievi dei confini e alla divisione della sostanza comunale...

 

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