Forma autorizzata del nome
Vicinia di Tiarno di Sopra, Tiarno di Sopra, [1305] -1810 agosto 31
Vicinia di Tiarno di Sopra
L'attestazione più antica del toponimo Tiarno ("Tilliarnum") è di data 26 febbraio 845: si tratta di un placito tenutosi a Trento per risolvere una lite fra il monastero di S.Maria in Organo di Verona e alcuni uomini del contado trentino. Nel testamento di Notecherio, vescovo di Verona, del 927, si cita il paese di "Tilarno" (1). "L'odierno nome di Tiarno compare sulla fine del XIV secolo, quando il latino cedette al volgare. E', quindi, una traduzione e corruzione del nome latino Tilliarnus, attraverso la forma più recente (altomedioevale) di Tilarno o Tillarno" (2).
Dagli antichi ordinamenti ledrensi risulta una divisione del territorio valligiano in 13 ville o comunità (Tiarno di Sopra, Tiarno di Sotto, Bezzecca, Lenzumo, Enguiso, Locca, Pieve, Mezzolago, Legós, Molina, Barcesino, Prè, Biacesa), ognuna delle quali costituiva una "vicinia", che godeva di specifica e circoscritta amministrazione (3). Le comunità della valle formavano, unite insieme, il Comun Generale della valle di Ledro, chiamato anche "res publica"; entità minori erano costituite da 4 "Concei" o Regole, ciascuno dei quali formato da due o più ville: Tiarno di Sopra formava un "Concel" con la vicina Tiarno di Sotto. Ciascuno dei 4 "Concei" era definito da precisi confini, segnati da termini costituiti da grossi sassi o rocce, sui quali venivano scolpite due croci.
La comunità di Tiarno di Sopra comprendeva probabilmente un territorio simile a quello dell'attuale comune: dai più antichi documenti, tra le comunità confinanti risultano, oltre naturalmente a Tiarno di Sotto, anche Bezzecca, Storo, Condino.
Nel 1774, Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto si divisero in parti uguali il territorio dell'intero "Concel", che, con tale operazione, si sciolse (4). Poco dopo sopraggiunse in Trentino una generale crisi delle regole, a causa delle riforme introdotte dai sovrani illuminati di casa d'Austria e dagli ultimi principi vescovi tridentini, volte al consolidamento dell'apparato amministrativo e alla riconduzione entro l'alveo statale delle fino ad allora numerose forme di autogoverno periferiche.
Mediante ordinanza del 10 maggio 1787, sotto l'imperatore Giuseppe II, le adunanze regoliere collettive nei feudi trentino-tirolesi (Circolo ai Confini d'Italia, istituito nel 1754) furono sottoposte ad autorizzazione dell'autorità superiore; il 5 gennaio 1805, dopo la secolarizzazione del principato vescovile, detta norma venne estesa anche al resto del territorio. Altre limitazioni (soppressione delle "regolanie" maggiori e minori) giunsero da parte del governo bavarese il 4 gennaio 1807.
Con l'editto del 24 luglio 1808, in concomitanza con la ristrutturazione del Regno di Baviera sulla base dell'esperienza istituzionale francese, pur rimanendo formalmente ancora in vigore le carte di regola, quelle che erano ormai definite "le comuni" furono interamente sottomesse alle autorità statali. Gli atti finali dell'esistenza delle antiche comunità rurali si compirono sotto il Regno italico. Nel Regio Decreto 24 luglio 1810, che stabiliva la ristrutturazione amministrativa operata nel neoistituto Dipartimento dell'Alto Adige sulla base di quella vigente nel Regno, venivano anche proposte (e poi realizzate con l'attivazione del Dipartimento il 1° settembre 1810) le aggregazioni delle molte comunità sparse sul territorio in un numero fortemente ridotto di comuni amministrativi, posti sotto un diretto e rigido controllo da parte delle autorità statali: Tiarno di Sopra fu aggregato (insieme a Pieve, Bezzecca, Locca, Enguiso e Lenzumo) al Comune di Tiarno di Sotto (Cantone di Riva). Mediante un decreto successivo, datato 23 agosto 1810, veniva esteso al Dipartimento l'ordinamento amministrativo dei comuni del Regno Italico.
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