Forma autorizzata del nome
Caffarelli, Lamberto, musicista, antroposofo, (Faenza 1880 - 1963)
Figlio di Colombo Caffarelli e di Edvige Regoli, fu una figura singolare nel panorama culturale faentino della prima metà del Novecento. Dal 1891 al 1896 fu alunno del Seminario faentino e successivamente frequentò la Scuola di musica di Faenza ed il Liceo musicale di Bologna, dove conseguì, nel 1902, il diploma di maestro in composizione. Fu direttore della Scuola di musica dal 1921 al 1925 e autore dei poemi scenici "Galeotus" (1920) e "Kisa Gotami" (1919).
Gli anni tra la fine del secolo e lo scoppio del primo conflitto mondiale furono, per Caffarelli, un periodo di intensa e tormentata ricerca interiore, caratterizzata dall'allontanamento dalle credenze religiose tradizionali; gli esiti mistico-esoterici della sua ricerca accentuarono progressivamente il suo isolamento e la sua solitudine. In ambito locale ebbe stretti rapporti con i cattolici "autonomisti" della Lega democratica nazionale murriana e postmurriana, collaborando a diverse iniziative pubblicistiche quali l'«Azione» di Giuseppe Donati ed Eligio Cacciaguerra, la «Rivista bibliografica», «La Rivolta ideale».
Nel 1922 vi fu l'incontro decisivo con Rudolf Steiner, il fondatore dell'antroposofia. La sua piena adesione alla dottrina steineriana trovò espressione ne "L'arte nel mondo spirituale" (1925), vero e proprio manifesto di un'estetica antroposofica. Di analoga ispirazione furono il poema musicale "Adonie" (1930) e il dramma "Ikhunaton" (1933).
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.