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Regola di Canazei, Canazei, - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Regola di Canazei, Canazei, [sec. XV] - 1810 agosto 31  Linked Open Data: san.cat.sogP.87314

 

Altre denominazioni

Regola di Canazei

 

Tipo ente

preunitario

 

Descrizione

Nell'area trentina lo sfruttamento collettivo delle risorse naturali, che in quanto zona di montagna costituì il fondamento dell'organizzazione delle locali comunità di villaggio, è probabile risalisse a tempi antichi, non essendo cessato interamente neppure in età romana e avendo ricevuto un nuovo impulso in età longobarda. Incerta appare invece nell'ambito italiano più generale l'origine delle comunità di villaggio, sulla quale è stato a lungo dibattuto nelle diverse stagioni storiografiche. La fase di transizione da più antiche forme comunitarie alla comunità rurale vera e propria, dotata delle forme istituzionali che poi ne accompagnarono l'esistenza attraverso il medioevo e l'età moderna, fu assai diversificata da luogo a luogo e si estese all'incirca dall'XI al XIII secolo. Le comunità rurali trentine (una realtà non sempre uniforme) assunsero il nome di regole, mentre carte di regola erano detti gli statuti che, originati da antiche consuetudini fissate per iscritto a partire dal XIII secolo, normavano lo sfruttamento dei beni collettivi, prescrivendo inoltre modi e termini del governo delle comunità. Risale al 1253 la prima menzione documentaria dell'esistenza di una comunità di Fassa. La valle apparteneva al principato vescovile di Bressanone; il confine con il principato vescovile di Trento, che nel primo secolo di esistenza del potere temporale dei due vescovi-conti correva al di sopra di Predazzo, successivamente venne fissato a nord di Moena e prima di Soraga. Le vicinie di Canazei, Gries, Alba e Penia formavano la regola di Canazei, una delle sette regole (in tempi più antichi erano dodici) in cui erano ripartiti gli insediamenti abitativi fassani. L'organizzazione in regole - termine che si adatta all'intera realtà del territorio ma che aveva connotati anche profondamente diversi da luogo a luogo - caratterizzò, con mutamenti poco percettibili e di lungo periodo, la vita delle vallate della regione trentina durante tutta l'età medievale e l'antico regime. Solo verso la fine del Settecento il governo asburgico, e in parte anche quelli vescovili di Trento e Bressanone per le comunità a essi sottoposte, operarono per ricondurre tali forme di autogoverno entro l'alveo dell'amministrazione statale in via di consolidamento. Nel 1804, dopo la secolarizzazione del principato vescovile di Bressanone, la giurisdizione di Fassa con Canazei, Gries, Alba e Penia, venne inclusa nel Circolo all'Adige e Isarco insieme a Tiers, mentre le altre terre del vescovo brissinese furono aggregate al Circolo della Pusteria. Con la secolarizzazione dei due principati vescovili, venne estesa ai territori appartenuti a questi ultimi l'ordinanza del 10 maggio 1787, emanata sotto l'imperatore Giuseppe II, che vincolava le adunanze regoliere a un permesso da rilasciarsi da parte dell'autorità superiore. Altre limitazioni (soppressione delle regolanie maggiori e minori) giunsero da parte del governo bavarese nel 1807. Mediante l'editto del 24 luglio 1808, in concomitanza con la ristrutturazione del regno di Baviera sulla base dell'esperienza istituzionale francese, pur rimanendo formalmente ancora in vigore le carte di regola, quelle che erano ormai definite "le comuni" furono interamente sottomesse alle autorità statali. In tale data il Tirolo fu ripartito in soli tre circoli e la parte italiana del paese fu riunita nel Circolo all'Adige; a quest'ultimo appartennero anche Canazei, Gries, Alba e Penia insieme agli altri territori fassani, che in data 30 marzo 1807 erano stati inseriti nel giudizio distrettuale di Cavalese. Per quanto riguarda le antiche comunità rurali del territorio trentino, l'atto finale della loro esistenza si compì sotto il Regno italico. Nel Regio Decreto del 24 luglio 1810, che stabiliva la ristrutturazione amministrativa operata nel neoistituito Dipartimento dell'Alto Adige sulla base di quella vigente nel Regno, venivano proposte (e poi realizzate con l'attivazione del Dipartimento il 1 settembre 1810) le aggregazioni delle molte comunità sparse sul territorio in un numero fortemente ridotto di comuni amministrativi, posti sotto un diretto e rigido controllo da parte delle autorità statali. Mediante un decreto successivo, datato 23 agosto 1810, veniva esteso al Dipartimento l'ordinamento amministrativo dei comuni del Regno italico. La regola di Canazei con le sue vicinie fu aggregata al comune di Campitello.

 

Sistema aderente

Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST

 

URL Scheda provenienza