Forma autorizzata del nome
Mochi, Pescia (Pistoia), sec. XVIII -
La famiglia Mochi, originaria di Montevarchi, si stabilì a Pescia nel 1786 e seppe ben presto rivestire un ruolo rilevante nell'economia e nella vita politica cittadina. Figura emergente nella prima metà dell'Ottocento è Pasquale Mochi definito nel suo testamento "negoziante e possidente". Alla sua morte, avvenuta nel 1851 all'età di 54 anni, la vedova Cunegonda proseguì l'attività commerciale permettendo al figlio Luigi di fare carriera politica. Luigi sposò Irene Desideri, parente per parte di madre del ginevrino Sismondi, rivestì numerose importanti cariche nell'amministrazione pesciatina e fu sindaco nel 1895. Si debbono a lui iniziative per l'ammodernamento della città come l'illuminazione elettrica e la costruzione della tramvia Lucca-Pescia-Monsummano, compiuta nel 1907 dopo la di lui scomparsa. Tra i suoi numerosi figli emerge la figura di Pasquale che, laureatosi in legge presso il Studio pisano divenne magistrato, continuando però a seguire l'attività economica della famiglia che aveva investito nella Tramvia locale, nella Banca Pesciatina, in due cartiere e in una conceria. La moglie di Pasquale Elisa Tacchi di Pisa, laureata a Pisa nel 1903 in Lettere e Filosofia, veniva da una famiglia di intellettuali: il fratello Guglielmo fu direttore dell'Archivio di Stato di Pisa a cavallo tra Otto e Novecento, Ulisse fu direttore della Scuola Normale Superiore e la sorella Paolina si laureò in anche lei in Lettere nel 1895. L'attuale discendente della famiglia Carlo Viv...
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