Forma autorizzata del nome
Milizia volontaria per la sicurezza nazionale - MVSN, 1923 - 1943
1923 gen 14 - 1943 dic 06
L'istituzione della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (nota con l'acronimo MVSN) venne stabilita il 13 gennaio 1923 durante la prima riunione del Gran Consiglio del fascismo allo scopo di trasformare le squadre d'azione in un vero e proprio corpo.
Il 14 gennaio 1923 il re Vittorio Emanuele III firmò il decreto n. 31 che prevedeva, appunto, l'istituzione di tale corpo.
La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale era agli ordini del capo del governo; provvedeva, "in concorso coi corpi armati per la sicurezza e con il Regio esercito, a mantenere all'interno l'ordine pubblico" e preparava i cittadini "per la difesa degli interessi dell'Italia nel mondo" (art. 2). Il reclutamento, volontario, riguardava gli appartenenti alla milizia fascista di età compresa tra i 17 e i 50 anni.
All'entrata in vigore del decreto, il 1° febbraio 1923, furono proibite tutte le altre formazioni a carattere o inquadramento militare di qualsiasi tipo.
La Milizia era articolata in legioni, coorti, centurie, manipoli, squadre. Tre squadre formavano un manipolo, tre manipoli una centuria, tre centurie una coorte, tre coorti una legione. Ogni zona, in cui era diviso il territorio nazionale, comprendeva un numero variabile di legioni. Gli ispettori di zona facevano capo a un Comando generale della Milizia.
Con il r.d. n. 1292 del 4 agosto 1924 la Milizia entrò a far parte delle forze armate e i suoi componenti giurarono fedeltà al re, mantenendo, comunque, la propria gerarchia, nella qu...
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