Forma autorizzata del nome
Comunità di San Venanzo, San Venanzo (Terni), sec. XII - 1860
Comune di San Venanzo, San Venanzo (Terni), 1860 -
Comune di San Venanzo
Comunità di San Venanzo
ente pubblico territoriale
preunitario
Il territorio fu abitato anche in età romana, ma il primo nucleo della cittadina sorse probabilmente intorno all'VIII sec. quando divenne uno dei centri fortificati sorti lungo il corridoio bizantino.
Situata nel territorio compreso tra Orvieto, Perugia e Todi, subì, durante l'epoca comunale, numerose guerre locali.
A partire dall'anno 1290 San Venanzo appartenne ai Monaldeschi, potente famiglia orvietana, subendo i contraccolpi delle lotte tra i diversi rami di questo casato.
Attualmente dell'antico castello rimangono soltanto alcuni elementi inglobati nella Villa, oggi sede municipale, costruita dalla famiglia Faina nel XIX secolo.
Nel 1816 era un luogo baronale, compreso nel Distretto di Orvieto, Delegazione di Viterbo.
Nel 1817, invece, era appodiato del Comune di Marsciano, dove risiedeva il governatore, nel distretto di Todi.
Dal 1827 fu, invece, comunità autonoma con sede di podestà, sotto il governo e distretto di Orvieto, nella Delegazione di Viterbo e Civitavecchia.
Nel 1858 fu comune unito alla residenza governativa di Orvieto, nella Provincia omonima, con i seguenti appodiati: Civitella dei Conti, Collelungo, Ripalvella, Rotecastello.
Nel 1860 entrò a far parte del Regno di Sardegna e poi nel 1861 nel Regno d'Italia, seguendo le vicende amministrative e politiche degli altri comuni italiani.
Inizialmente nella Provincia dell'Umbria, nel 1927 entrò a far parte della Provincia di Terni.
Nel 1929 acquisì il territorio del Comune di San Vito che fu soppresso.
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