Forma autorizzata del nome
Lanificio Vitale Barberis Canonico spa, Trivero (Biella), 1936 -
Vitale Barberis Canonico
Lanificio Vitale Barberis Canonico spa
La storia del Lanificio Vitale Barberis Canonico ha inizio nel 1936 con lo scioglimento del sodalizio tra i fratelli Oreste e Vitale; nel 1970 a Vitale succedono i due figli Alberto e Luciano. Nel 2009 è subentrata la terza generazione con Alessandro Barberis Canonico. Oggi è uno dei marchi più prestigiosi del made in Italy nel mondo; la produzione attuale è di 7 milioni di metri di tessuto, il fatturato è 90 milioni di euro. Ma le origini dell'azienda sono molto più antiche infatti alla metà del XVI secolo Ajmo Barbero, vista l'abbondanza di pascoli e pecore inizia a filare la lana e a tessere panni, venduti poi nei principali mercati locali.
Il "quinternetto delle taglie", datato 1663 e conservato nell'archivio storico del Comune di Trivero, è il primo documento ufficiale che testimonia l'attività laniera della famiglia. Qui risulta da parte di Ajmo Barbero, nipote e omonimo dell'antenato, un pagamento effettuato parte in contanti parte in baratto al Duca di Savoia e al feudatario del luogo con la cessione di un tessuto ordinario, la "saia grisa", prodotta nel biellese già in epoca romana. Nel 1726 i due discendenti diretti di Ajmo Barbero , Giovanni e Antonio, sono registrati nella comunità rispettivamente come "negoziante di panni" e "calzolaio". Nel 1770 Giovanni Antonio e Giuseppe, figli di Ajmo Antonio, si aggiudicano in una gara per forniture militari una prima commessa di panni ordinari alla quale altre ne seguiranno, a conferma del dinamismo imprenditoriale, d...
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