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Federazione anarchica italiana - FAI, 1945 - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Federazione anarchica italiana - FAI, 1945 -  Linked Open Data: san.cat.sogP.65664

 

Altre denominazioni

Federazione anarchica italiana - FAI

 

Data di esistenza

1945 -

 

Sede

non indicato

 

Natura giuridica

privato

Tipo ente

partito politico, organizzazione sindacale

 

Descrizione

La Federazione anarchica italiana (FAI) si costituisce durante il Congresso di Carrara del 15-19 settembre 1945 raccogliendo l’eredità dell'Unione anarchica italiana, messa fuorilegge nel 1925 dal regime fascista. Organizzazione di sintesi di vari gruppi anarchici italiani, membro fondatore della International of Anarchist Federation (Iaf-Ifa), che dal 1968 raccoglie le principali federazioni anarchiche del mondo, la FAI è la più importante organizzazione anarchica esistente oggi in Italia, pur non ritenendo di avere, come si legge nel Patto associativo, «alcun monopolio dell'anarchismo». Gli aderenti alla FAI si riconoscono nel progetto politico descritto nel «Programma anarchico» - redatto da Errico Malatesta (Santa Maria Capua Vetere, Na 1853 - Roma 1932) ed approvato al congresso dell'Unione anarchica italiana di Bologna (1-4 luglio 1920) - e nel «Patto associativo», strumento organizzativo (periodicamente soggetto a modifiche) che regola i rapporti interni della Federazione. La FAI considera militanti quegli anarchici la cui azione si informa sempre ai principi dell'anarchismo, della lotta contro lo Stato e contro il capitalismo per la rivoluzione con indirizzo antiautoritario. Conseguentemente ne possono far parte, in forma autonoma, i gruppi e le individualità che si richiamano al programma malatestiano e che, pur facendo valere il proprio diritto al dissenso sulla integralità delle deliberazioni congressuali, accettano il «Patto associativo». Gli aderenti all...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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