Forma autorizzata del nome
Orfanotrofio maschile di San Martino
Opere pie, istituzioni di assistenza e beneficenza, ospedali
Frutto dell'attività di San Gerolamo Miani, aveva lo scopo di accogliere orfani e istruirli. La prima sede fu in case di proprietà dell'Ospedale della Maddalena, vicino alla chiesa di Sant'Alessandro in Colonna. Nel 1566 fu attuato il primo di una lunga serie di spostamenti, in una casa presso la porta S. Giacomo con il nome di "Casa dei poveri di S. Martino". Nel 1785 gli immobili furono scambiati con i beni della soppressa canonica di Santo Spirito in Borgo S. Antonio. Dal 1859 l'istituto ebbe sede in un locale di borgo S. Leonardo di proprietà dell'istituto Botta. Al 1862 ospitava fanciulli dai 7 agli 11 anni. Doveva educare i fanciulli nelle arti mediante collocamento giornaliero nelle officine private di lavoro.
Bibliografia: E. BRESSAN, "Le istituzioni del sociale", in "Storia economica e sociale di Bergamo", vol. IV: "Dalla fine del Settecento all'avvio dello Stato unitario", Bergamo, 1994;
U. FINAZZI, "L'orfanotrofio di S. Martino dei Padri Somaschi in Bergamo dalle origini alla soppressione napoleonica", tesi di laurea, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, a.a. 1969-70;
G. ALESSANDRETTI, "Il fondo degli Istituti educativi nell'Archivio di Stato di Bergamo", in "Archivio Storico Bergamasco", 1987, vol. 12, pp. 125 - 156
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.