Forma autorizzata del nome
Nordio, Umberto, architetto, (Trieste 1891 - Trieste 1971)
Umberto Nordio, dopo aver completato gli studi al ginnasio Dante Alighieri di Trieste, si iscrive al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1919. Qui conosce e frequenta Giovanni Muzio, con il quale rimarrà in contatto anche in seguito e si avvicina con interesse alla cultura novecentista milanese. A Trieste inizia subito un periodo di apprendistato nei cantieri del padre Enrico Nordio, affermato architetto triestino, in particolare nella sede INAIL (1923-35) progettata con Giacomo Zammattio, in cui disegna l'atrio e le decorazioni interne, e nel palazzo di Giustizia (1913-26). Tra le sue prime opere si evidenziano le case popolari ICAM in piazza Foraggi (1925-26) e le case INCIS in viale Miramare (1929), di impostazione ancora accademica, insieme ad edifici più utilitaristici in cui inserisce strutture in cemento armato a vista ed elementi più vicini al recente razionalismo, come nel garage Società esercizi automobili (1927) e nella Stazione marittima (1926-28) con Giacomo Zammattio. Frequenta numerosi artisti e scrittori tra cui Carlo Sbisà, Ugo Carà, Achille Funi, Marcello Mascherini, Giani Stuparich, che spesso lavoreranno nei suoi edifici, e assume cariche di rilievo negli ambienti culturali triestini. Dal 1930 è membro del curatorio del Museo Rivoltella e dal 1931 è presidente del Circolo artistico di Trieste fino al 1937.
Nordio mantiene nelle sue opere un forte interesse per il gusto novecentista, ma tende a renderlo intercambiabile con soluzioni più funzionali...
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