Forma autorizzata del nome
Comune di Udine. Età veneta
La struttura amministrativa comunale si delinea solo nel sec. XIII, quando una serie di concessioni feudali (mercato, dazi) trasformano il borgo originario. Lo spazio urbano non è di ampie dimensioni e mancano gli elementi distintivi che, in generale, caratterizzano funzionalmente una città (il Vescovado, per esempio, vi è istituito solo a metà Settecento), ma sino dal sec. XV la presenza di un ceto dirigente composto in parte da banchieri e commercianti sostiene lo sviluppo economico della comunità e la contrappone al resto della Patria, dove domina l'aristocrazia castellana. La dedizione alla Repubblica di Venezia conferma la piccola giurisdizione su otto comuni extraurbani ed il modello amministrativo preesistente (gli statuti riformati nel 1425 saranno in vigore sino al 1797). I principali organi di rappresentanza sono: Maggior Consiglio (organo deliberativo) e Minor Consiglio, nel quale i Deputati della Città costituiscono l' esecutivo.
Bibliografia: A. BATTISTELLA, Udine nel sec. XVI. L'ordinamento interno della città, in "Memorie storiche forogiuliesi", 18 (1922), pp. 149-192; P.S.LEICHT, Statuti trecenteschi di Udine, in "Memorie storiche forgiuliesi", 26 (1930), pp.1-15; A. TAGLIAFERRI, Struttura e politica sociale in una comunità veneta del '500 (Udine), Milano, 1969; A. TAGLIAFERRI, Udine nella storia economica, Udine, 1982; L. CARGNELUTTI, I borghi e la città. Organizzazioni vicinali e associazioni in Udine. XIV-XVIII, Udine 1992; R. CORBELLINI, Udine capitale della Patria del Friuli: la costruzione di un'identità cittadina per un ruolo di governo, in "Territoriale Indentitat und politische Kultur in der Fruhen Neuzeit", Bologna, 1998, pp. 239-254.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.