Forma autorizzata del nome
Banca agricola italiana - BAI
Enti di credito, assicurativi, previdenziali
La Banca agricola italiana nasce nel 1920 su trasformazione in società anonima della Banca Cravario & C., fondata durante il periodo bellico da Angelo Cravario. Nel 1921 entra a far parte della gestione Riccardo Gualino. Negli anni seguenti, la BAI assorbe la Banca agricola industriale di Casale Monferrato, il Credito Piemontese (1924, in concorso con la Banca d'Italia), la Banca Biellese e la Banca della Penisola Sorrentina (1927), operazioni da cui esce gravata da forti perdite.
A queste perdite si sommano le speculazioni borsistiche di Gualino.
Nel 1929 Gualino chiede aiuto alla Banca d'Italia e al Tesoro, con le quali viene stabilita una convenzione. Fallito il salvataggio, Gualino risponde con i propri beni, tra cui figurano 134.000 azioni BAI che passano così alla Banca d'Italia.
Le dipendenze sparse su tutto il territorio nazionale vengono invece acquistate da vari Istituti di credito, tra cui Monte dei Paschi di Siena, Istituto San Paolo di Torino, Banca nazionale del lavoro e Banca comm. italiana.
Bibliografia: "La Banca d'Italia e il sistema bancario. 1919-1936", a cura di Giuseppe Guarino e Gianni Toniolo, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 66-69, 595-627.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.