Forma autorizzata del nome
Comune di San Leo, San Leo (Rimini), sec. XIII seconda metà -
ente pubblico territoriale
La città di San Leo divenne "civitas" nel secolo IX, a seguito del conferimento della cattedra episcopale. Dopo varie vicende, il territorio fu concesso in feudo alla chiesa feretrana, fino al 1154. L'imperatore Federico Barbarossa concesse la signoria di San Leo ai conti di Carpegna, divenendo così conti di Montefeltro. Per circa qurant'anni, dagli ultimi decenni del secolo XIII, la città fu governata da Giudo Petrella e suo figlio Nerio. Si alterarono poi i Malatesti e i Montefeltro che, nel 1441, conquistarono San Leo e il ducato di Urbino. Il dominio sul ducato e sul Montefeltro, dopo la parentesi del Valentino (1502-1503) e l'occupazione fiorentina (1517-1527), passò ai Della Rovere, a partire dal 1508, fino alla devoluzione dello stato di Urbino alla Santa Sede, avvenuta nel 1631. Successivamente San Leo rimase allo Stato pontificio, all'interno della Legazione apostolica di Urbino e Pesaro, fino al 1797, quando i francesi si impadronirono di tutta la provincia del Montefeltro. Dal 1797 al 1799 San Leo appartenne alla Repubblica cisalpina, Dipartimento del Rubicone. Nel 1799 i francesi vennero cacciati dagli austriaci, che governarono San Leo fino al 1800, quando la città tornò a far parte della Santa Sede, fino al 1808. In quell'anno le Marche e la provincia del Montefeltro furono unite al Regno d'Italia napoleonico, in base all'editto di Saint Cloud, del 2 aprile 1808. In particolare i territori del Montefeltro, che appartenevano alla Legazione di Urbino e Pesar...
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