Forma autorizzata del nome
Faina, conti di Civitella dei Conti, nobili di Amelia, Montegabbione (Terni), sec. XIV - 1954
Le origini della famiglia Faina risalgono alla metà del XIV secolo, quando Antonio, commerciante di Perugia, si trasferì a Montegabbione dove acquistò case e terreni.
Verso la metà del XVII secolo la famiglia accrebbe il proprio peso politico, ricoprendo spesso le cariche di priore e consigliere del Comune di Montegabbione. Grazie poi a matrimoni ben vagliati, i Faina aumentarono il patrimonio comprando molte terre.
Nel 1752 Giandomenico acquistò la tenuta di Spante, composta dalla villa e 353 ettari di terreno.
Ottenuto nel 1841 il titolo perpetuo di nobili di Amelia e nel 1852, da papa Pio IX, quello di conti di Civitella dei Conti, continuarono, durante la prima parte dell'Ottocento, ad occupare importanti cariche pubbliche, a legarsi ad altre famiglie nobili con matrimoni e ad acquistare terreni e proprietà in Umbria, Toscana e Lazio.
I tre fratelli Claudio (1812-1878), Mauro (1814-1868) e Zeffirino (1826-1917), figli di Venanzo (1787-1868) possono essere considerati figure emblematiche di questo periodo.
Il primogenito Claudio si occupò di ampliare e consolidare le proprietà familiari, il secondogenito Mauro si impegnò attivamente nei moti risorgimentali mentre il terzogenito Zeffirino, sposando anche lui la causa dell'Unità d'Italia, fece parte del Governo provvisorio di Perugia che chiese il distacco dallo Stato Pontificio e l'annessione della città al Regno di Savoia. Quando la guardia svizzera riprese il governo di Perugia, Zeffirino fuggì e si trasferì a Firenz...
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.