Forma autorizzata del nome
Naviglio della città di Cremona
ENTI DI GESTIONE DI ACQUE, DI BONIFICA E BENI INDIVISI
Comunemente detta naviglio civico questa magistratura alle sue origini (attestate nel sec. XII) vigilava sulle acque cittadine che dovevano servire all'attività degli artigiani tessili e allo spurgo delle fogne. Le sue funzioni si ampliarono e si precisarono con la costruzione nel 1377 del canale, o naviglio appunto, che portava l'acqua dal fiume Oglio e da alcuni fontanili fino a Cremona, irrigando attraverso un sistema sempre più esteso di roggeseriole, cavi di derivazione (l'attuale rete è di km. 120), il territorio nord-est della provincia.Con le provisiones del 1551, approvate dal senato di Milano, l'ufficio del naviglio ebbe la sua struttura definitiva e la sua amministrazione fu affidata a sei deputati e a un commissario, eletti dal consiglio generale della città, che avevano anche il compito di controllare la regolarità dell'uso delle acque irrigue da parte di altri enti (come ad es. il naviglio Pallavicino). Nonostante il diretto rapporto con il comune, l'ufficio del naviglio venne acquisendo sempre più il carattere di amministrazione autonoma, giuridicamente riconosciuta nel 1880
GGASI. Guida Generale degli Archivi di Stato