Forma autorizzata del nome
Capitaneria di porto (1865-)
Ufficio periferico dello stato postunitario
Al fine di uniformare gli ordinamenti marittimi degli Stati preunitari, si provvede conr.d. 20 lug. 1865, n. 2438ad istituire il Corpo delle capitanerie di porto con funzioni di carattere tecnico-militare, ereditate dal Corpo di Stato maggiore dei porti, e di natura amministrativa, ereditate dai Consoli di marina. L’organico prevede capitani di porto (di 1°, 2° e 3° classe) a capo dei Compartimenti marittimi, ufficiali di porto a capo dei Circondari marittimi e applicati di porto nella fase iniziale della carriera. Alle molteplici funzioni relative ad ogni tipo di attività marittima, si affianca il compito di formare il contingente di leva marittima, l’arruolamento dei giovani idonei a prestare il servizio militare nella Marina e l’avviamento alle armi.Nel 1877 viene approvato il Codice della marina mercantile e due anni dopo, conr.d. 20 nov. 1879, n. 5156, il regolamento di esecuzione che consta di ben 1079 articoli e reca la tabella dei compartimenti, circondari, uffici di porto e delegazioni di porto e la tabella con gli uffici di porto con competenze in materia di sanità marittima.Fino al 1910 fanno capo al Ministero della marina le Capitanerie di porto, il personale marittimo della marina mercantile, le statistiche delle navi e dei movimenti della navigazione, naufragi, recuperi, rilascio patenti, premi di costruzione e di navigazione. Confluiscono nel Ministero della marina anche le funzioni in materia di marina mercantile che dipendevano dal Ministero delle poste [...]
GGASI. Guida Generale degli Archivi di Stato