Forma autorizzata del nome
San Bartolomeo di Monte Oliveto, monastero
Il monastero benedettino olivetano di S. Bartolomeo di Monte Oliveto, situato nella cura di S. Maria a Verzaia, poco fuori Firenze, venne fondato nel 1337, quando un gruppo di monaci provenienti dal monastero di S. Maria del Monte Oliveto di Siena si stabili nel luogo detto S. Maria del Castagno, donato da Bartolomeo Capponi. Nel 1373 venne assegnata al monastero in commenda la badia di S. Miniato al Monte. Nel 1411, con bolla di papa Gregorio XXIII, al monastero olivetano di S. Bartolomeo venne aggregata la piccola comunita agostiniana di S. Lorenzo del Castagno o (Oratorio di S. Lorenzo delle Cave) insieme al suo patrimonio fondiario. Intorno al 1553, a seguito della decisione di Cosimo I di intraprendere dei lavori di fortificazione sul Monte Oliveto, i monaci lasciarono il monastero per trasferirsi nella chiesa di S. Michele di Berteldi a Firenze. Nel 1592, quando i monaci olivetani abbandonarono la sede di S. Michele Berteldi in Firenze per tornare nel monastero di Monte Oliveto, ottennero il possesso della chiesa e della prioria di S. Apollinare. Le entrate della chiesa spettavano al monastero e il curato della chiesa era un monaco olivetano, solitamente scelto tra i monaci di S. Salvatore di Monte Oliveto. Nel 1808 accolse parte dei monaci del soppresso monastero di S. Benedetto di Siena. Nel 1810 il monastero di Monte Oliveto venne soppresso per essere poi ripristinato con la Restaurazione. Fu definitivamente soppresso nel 1866.
SIASFI. Sistema Informatico dell’Archivio di Stato di Firenze.