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Sanclemente Enrico - Persona

 

Tipologia

Persona

 

Forma autorizzata del nome

Sanclemente Enrico  Linked Open Data: san.cat.sogP.22623

 

Data nascita

1732

 

Data morte

1815 maggio 9

 

Luogo di nascita

Cremona

 

Luogo di morte

Cremona

 

Professione

abate, numismatico, collezionista

 

Descrizione

L'abate Enrico Sanclemente nacque a Cremona nel 1732, da "civile ed onesta famiglia" (1), e vestì giovanissimo l'abito dei Camaldolesi (monaco a Classe di Ravenna), del cui ordine fu Generale. Trascorse la maggior parte della vita a Roma, prestando i suoi servigi sotto i Papi Pio VI e Pio VII, dai quali ottenne la carica di Consultore del Santo Ufficio e della Congregazione dei Sacri Riti, oltre che quella di Segretario della Congregazione per l'esame dei vescovi (istituita da Clemente VIII), da lui esercitate per più di quarant'anni. Pio VI lo nominò Cardinale, è ciò nonostante il fatto che l'ordine dei Camaldolesi avesse già un Cardinale vivente nel bolognese Andrea Giovanetti (2). Nel 1794 Sanclemente fu responsabile, assieme all'avvocato Bondacca, accademico degli Arcadi, e forse con il supporto scientifico di Domenico Sestini, dell'acquisto, da parte del governo pontificio, del medagliere del duca di Bracciano, nel quale era confluita, attraverso la collezione Odescalchi, la celebre raccolta di monete della regina Cristina di Svezia (3). Era abate di S. Gregorio in Roma, quando, nel 1798, fu creata la Repubblica Romana e (in quanto religioso nato in altro stato) venne costretto a ritirarsi di nuovo nel monastero di Classe. "peritissimo di Antichità, Numismatica e Cronologia" (4), Sanclemente fu autore di un compendio dei Fasti dei Camaldolesi e di Quinquennalia pro salute Pii VI M. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]

 

Sistema aderente

LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi

 

URL Scheda provenienza