Forma autorizzata del nome
Corbinelli, Firenze, sec. XIII - 1671
I Corbinelli, di un'antica famiglia fiorentina di origine mercantile, si distinsero nella vita politica della città e nelle attività economiche e bancarie. Bartolomeo di Tommaso (1349-1427/30) fu otto volte console dell'Arte della Lana fra 1388 e 1421, nel 1383 priore e due volte gonfaloniere di giustizia, nel 1405 e nel 1411, e si distinse per le sue capacità diplomatiche (partecipò alla resa di Pisa al comune di Firenze). Nel Quattrocento, Angelo di Tommaso di Bartolomeo fu vicino all'ambiente degli umanisti fiorentini e fece parte della cerchia di Coluccio Salutati e con il fratello Antonio (1376/77-1425), che ricoprì anche importanti cariche politiche, chiamò a Firenze Guarino Veronese (famosa è la biblioteca di Antonio, con 277 codici fra latini e greci). Bernardo di Tommaso di Bartolomeo (n. 1413/16) fu nella cerchia dei Medici e ricoprì numerose cariche esterne: era capitano di Volterra nel 1472 quando scoppiò la rivolta antifiorentina. Invece, nel secolo successivo, furono i fratelli Bernardo e Jacopo di Raffaello, coinvolti in congiure antimedicee, a dover fuggire da Firenze. Entrambi furono accolti in Francia e Bernardo dette origine a un ramo che nel 1684, quando i Corbinelli fiorentini erano ormai estinti, furono riammessi a Firenze. A quell'epoca Jean di Raffaello di Bernardo (1615-1716) scriveva la genealogia dei Gondi. La sorella del bisnonno Raffello, Maddalena, aveva infatti sposato Antonio Gondi e loro figlio Guidobaldo era stato maggiodomo di Enrico II...
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