Forma autorizzata del nome
D'Amato Cantorio, Ferrandina Irsina (Matera), sec. XVIII -
Le notizie sull'origine della famiglia d'Amato o d'Amati sono piuttosto incerte. Secondo alcuni il casato sembrerebbe provenire da Amantea (Cosenza); secondo altri, invece, discenderebbe dai nobili di Catanzaro. Tra gli insigni antenati della famiglia si ricorda un Domenico Amato, Vescovo di Castro, nato nel 1696, e un Mauro d'Amati o De Amato, abate della Congregazione di Montecassino, nato nel 1660 e morto nel 1746. Le notizie attestate riguardanti la storia della famiglia risalgono ad un periodo compreso tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX secolo, quando Nicola d'Amato Cantorio (1820-1895), rimasto orfano del padre Domenicantonio viene affidato alle cure della madre. Raggiunta la maggiore età, Nicola si dedica all'amministrazione delle sue sostanze e proprietà site in Ferrandina ed Irsina determinandone l'accrescimento. Sposatosi con Angela Lisanti ha due figli: Giuseppe, nato a Ferrandina il 5 aprile 1855, ed Eugenio. Nicola muore il 25 settembre 1895 lasciando tutte le proprietà site in Irsina e parte di quelle site in Ferrandina al primogenito Giuseppe e la restante parte al secondogenito Eugenio. L'attività agricola e zootecnica, a cui la famiglia si dedica ancora oggi, si sviluppa negli ultimi cento anni proprio con Giuseppe e soprattutto con il figlio di quest'ultimo Eugenio, medico chirurgo. Il 20 dicembre 1888 Giuseppe d'Amato Cantorio sposa Vincenza Rago e dal loro matrimonio nascono tredici figli, alcuni dei quali muoiono in tenera età. Dal 1899...
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