Forma autorizzata del nome
Comune di Brusson, Brusson (Aosta), sec. XIII -
Comune di Brusson
Comune di Brussone
ente pubblico territoriale
Brusson è situato in posizione intermedia nella vallata del torrente Evançon, a 1338 metri di altitudine.
Numerosi ritrovamenti archeologici fanno supporre che il territorio fosse già abitato in epoche remote: i Salassi e i Romani furono sicuramente presenti nella zona per via dei giacimenti auriferi.
Il Medio Evo fu il periodo più importante della storia di Brusson. Fece parte del feudo di Graines insieme a Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité, Ayas, e Challand-Saint-Anselme.
Il territorio appartenne per secoli all'abbazia di San Maurizio d'Agauno nel Vallese, che sin dal 1263 lo infeudò alla famiglia degli Challant, pattuendo il versamento di una rendita annuale e di un diritto signorile alla morte di ogni Signore.
I signori di Challant amministrarono il feudo fino al 1727, quando Vittorio Amedeo di Savoia lo affidò all'abbazia e ordinò a Georges François Octave di Challant di riconoscersi feudatario dell'abate.
Nel 1782, il feudo di Graines entrò a far parte del patrimonio reale. Nel 1786 il Comune si affrancò dietro pagamento di 18000 lire.
Verso la fine del XIX secolo Brusson, come altri centri della Valle d'Aosta, assistette alle prime iniziative turistiche, che vennero poi incentivate nel corso del XX secolo, in particolare dalla fine della seconda guerra mondiale.
Con DL 1442 del 22 luglio 1939 il Comune cambiò denominazione in Brussone, per poi tornare al nome originario nel 1946.
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