Forma autorizzata del nome
Chiesa di Sant'Antonio, Manzano (Mori), [1537] - 1987 gennaio 24
ente della chiesa cattolica
Non si hanno notizie certe sull'origine della chiesa di Manzano che è dedicata a Sant'Antonio abate. Nel questionario redatto dal curato in occasione della visita pastorale del 1925 si legge che essa venne edificata nel 1537, poi ampliata nel 1581 e consacrata 28 ottobre 1881 (1). L'edificio venne profanato durante la prima guerra mondiale e, a seguito di questi eventi, fu restaurato nel 1919 e benedetto il primo agosto di quell'anno.
Il patrono era il Comune che provvedeva a tutto il necessario per la manutenzione e il restauro dell'edificio.
La dotazione della chiesa consisteva in capitali investiti presso privati o presso enti e in appezzamenti di terreno; la chiesa disponeva inoltre dell'entrata proveniente da elemosine e offerte dei fedeli (2). Le spese consistevano nel pagamento delle messe legatarie, del salario al sacrestano e agli amministratori, delle imposte e nell'acquisto di cera, olio, ostie, vino.
La chiesa di Sant'Antonio amministrava anche la chiesa di Sant'Apollonia, risalente al 1646, anch'essa profanata durante la prima guerra mondiale. L'interno della chiesa venne in parte riparato dal Genio militare.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa di Sant'Antonio di Manzano, con annessa chiesa votiva di Sant'Apollonia, è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Sant'Antonio con sede in Manzano.
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