La _Famejà Bulgnèisa_ fu fondata il 10 maggio 1928. Dal primo presidente, Luigi Salina, all_attuale presidente, Giovanna Bonani, tutti, dirigenti e soci hanno sempre operato per realizzare gli obiettivi statutari: "tenere sempre vivo fra i bolognesi l_amore della propria città, conservare e avvalorare il suo carattere e le sue caratteristiche, i suoi usi e le sue tradizioni, pure aggiornandolo col variare dei tempi". La _Famèja_ nacque, dunque, "per incrementare e diffondere la letteratura dialettale...favorire lo sviluppo della canzone bolognese...incoraggiare autori e attori bolognesi...organizzare concerti, conferenze..."
Nel corso degli anni è stata una presenza costante, attiva e dinamica nel panorama culturale bolognese: da Guglielmo Marconi, presidente perpetuo, a Gino Cervi ad Alfredo Testoni fino ad Arrigo Lucchini, migliaia di bolognesi si sono iscritti ed hanno partecipato alla vita del sodalizio, sostenendolo ed arricchendolo di esperienza e di cultura. Il 3 ottobre 1955 si svolse l_inaugurazione dell_attuale sede di via Barberia 11. Dopo 85 anni la _Famèja_ mantiene i propri obiettivi di tutela della tradizione petroniana, di divulgazione della storia, di difesa del patrimonio culturale, artistico, architettonico e sociale di Bologna.
La lunga vita della _Famèja_ è testimoniata dal suo archivio storico, ora riordinato ed accessibile alla cittadinanza, nonché dalla biblioteca ricca di testi sulla storia della città. L'aAchivio della Famèja Bulgnèisa fu inaugurato intorno al 1998 per espressa volontà della Presidente Giovanna Bonani. Le carte, contenute in scatoloni, erano riposte nella controsoffittatura della allora segreteria; successivamente, furono acquisiti nuovi fondi, tra cui quello della Società Mutua Salsamentari. La _Famèja" è stata censita in qualità di conservatore nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", che ha sostenuto il riordino e inventariazione di una parte della documentazione ivi conservata