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Diocesi di Alba. Archivio storico diocesano di Alba

Denominazione:

Diocesi di Alba. Archivio storico diocesano di Alba  Linked Open Data: san.cat.sogC.20370

 

Tipo Soggetto Conservatore:

- ente e istituzione della Chiesa cattolica

 

Descrizione:

L¿archivio storico diocesano di Alba ha sede al piano terreno del palazzo vescovile in tre locali ad uso esclusivo. Del palazzo vescovile si legge in La cattedrale di S. Lorenzo in Alba (G. Pozzetti, Alba 1955, p. 24) che nel XV secolo il vescovo Alerino Rambaudi risiedeva nel palazzo di proprietà della famiglia, in quanto pare che la residenza vescovile non fosse agibile. Neppure il vescovo Andrea Novelli (1484) poté abitare, per un certo periodo, nel Palazzo Vescovile, a causa delle pessime condizioni in cui versava. Lo fece quindi riedificare tra il 1506 e il 1513. Abbiamo notizia di tale opera nel Libro di spese fatte dal vescovo Andrea Novelli per la fabbrica del Duomo, del vescovado e per altre occorrenze 1486-1516 (ASCap n.9), in cui sono registrate le note di pagamento ad alcuni magistri per opere «in palacio novo», in particolare per «fabrica studioli». L¿ala della torre, quella orientale, crollò a causa di un terremoto nel 1642. Proprio a quest¿epoca risale la prima notizia circa l¿esistenza dell¿archivio presso il palazzo vescovile di Alba, che si trae dalle Costituzioni sinodali di mons. Brizio del 1649, dove si legge come trovando il palazzo in condizioni disastrose lofece ricosttuire ¿ad elegantiorem formam¿ e come vi costituì un archivio eper conservare tutte le scritture spettanti alla mensa vescovile che potè raccogliere dalle rovine (¿in eoque (palatio) archivuum constitui scripturis omnibus, iis presertim, quas ex Palatij ruina colligere potui, reponendis¿.) Di questo archivio dispose due chiavi una per sé ed una per il cancelliere. L¿edificio subì notevoli modifiche nel corso dei secoli: venne ampliato nel 1682 per volontà di mons. Della Chiesa, come ricorda una lapide infissa nella parete esterna del Vescovado rivolta verso il giardino. Negli atti della visita di mons. Roero, del 1703, si legge come egli avesse stabilito al piano terreno dei nuovi locali per l¿archivio: due locali da destinare uno alle attività di cancelleria e l¿altro alla conservazione dei documenti della mensa vescovile Nel 1773, ivece, il vescovo Vagnone fece costruire un alto muro per recingere l¿area antistante al Palazzo, sul lato nord, lasciandone anch¿egli memoria in una lapide, ora collocata sul lato del giardino ed un tempo murata sull¿arco d¿ingresso all¿atrio interno; venne infine ampliato, ad est, con l¿aggiunta di una nuova porzione di edificio, detta il Lazzaretto, ad opera del vescovo Langosco, che sistemò anche l¿area del giardino. Dal confronto tra il Rilievo filologico congetturale di Alba ad inizio ottocento (A. CAVALLARI MURAT, Tessuti Urbani in Alba, Alba 1975, tav. 2) ed il Rilievo filologico congetturale di Alba a fine ottocento ed inizio novecento (Ibidem, tav. 6) si nota l¿aggiunta sul lato est di una costruzione ad L. Proprio in questa nuova porzione di edificio ha avuto sede negli anni 40 e 50 la cancelleria ed oggi trova nuovamente collocazione l¿Archivio diocesano. Un¿ultima sostanziale trasformazione del complesso si ebbe nel 1955, durante il vescovado di Mons. Stoppa, quando vennero demolite le scuderie (l¿emiciclo visibile a nord del Vescovado nel rilievo di inizio ottocento) liberando la piazza antistante. Proprio in quest¿epoca a quanto risulta dal carteggio conservato tra i documenti di mons. Stoppa parte del materiale costituente l¿archivio diocesano, a grandi linee quello inventariato intorno al 1887 sotto il vescovo Pampirio, dal canonico Novo, fu raggruppato in quello che sino agli anni novanta è stato conservato nello studio privato del vescovo e che il Castagnotti inventariò come Archivio dei Vescovi. Il restante materiale rimase in uso presso gli uffici di Curia in un deposito adiacente gli uffici al piano nobile del palazzo e fu inventariato dal Castagnotti come Archivio della diocesi di Alba-Sezione Curia. Le copie degli atti dell¿anagrafe parrocchiale, invece, rimasero raccolte in una sala al pian terreno ala ovest sino al 2006 circa, quando iniziando il progetto CEIAr, furono r

 

Sede:

Piazza Monsignor Grassi 9 - 12051, Alba (Cuneo)

 

Contatti:

tel: 0173.440350
fax: 0173.290067
email: arte@alba.chiesacattolica.it

 

Servizio consultazione al pubblico:

Si
 

Orari di apertura:

 

Modalità di accesso:

libero

 

Servizi al pubblico:

Fotocopie; Fotografie; Copie elettroniche; Microforme; Servizio Guadaroba; Laboratorio didattico; Servizi igienici

 

Schede conservatori nei sistemi di provenienza:

 

Risorse esterne correlate: