Le prime notizie storiche su Cetraro risalgono alla seconda metà del secolo IX, quando i Normanni si erano insediati da un pezzo in Italia e avevano sconvolto il vecchio assetto politico del Mezzogiorno. Come tutti i paesi del Tirreno cosentino, anche Cetraro sotto la dominazione Normanna, probabilmente essa può farsi risalire al 1053 (battaglia di Civitate). Fu proprio Roberto il Guiscardo, re dei Normanni, anche se non si conosce con precisione la data della caduta di Cetraro sotto la dominazione Normanna, probabilmente essa può farsi risalire al 1053. Fu proprio Roberto il Guiscardo che fece conoscere il nome di Cetraro, facendone dono dotale alla seconda moglie Sichelgaita, figlia di Guaimaro e sorella di Gisulfo II, principe di Salerno. Un anno dopo la morte del marito Sichelgaita donò Cetraro con il porto ed i coloni al Monastero di Montecassino nell'anno 1806. Prima della donazione all'Abbazia di Montecassino, Cetraro aveva un fiorente porto con annesso un cantiere navale, che avrebbe in seguito contribuito a fare nel 1500 uno dei centri economicamente più fiorenti dell'alto tirreno cosentino. L'Abbazia di Montecassino accettò la donazione e iniziò ad amministrare Cetraro tramite un vicario che stabilì che si stabilì nel centro della Cetraro di allora in uno dei palazzi gentilizi. Questa zona divenne sede della Curia e dato ke vi si tenevano i processi di competenza curiale divenne per il popolo "a Curti". Nel 1638 fu danneggiata dal terremoto e in seguito ai danni...