Comune di Siena. Biblioteca comunale degli Intronati
Tipo Soggetto Conservatore:
- comune/città metropolitana/unione di comuni (organo e ufficio)
Nel 1758 Sallustio Bandini dona la sua libreria privata di quasi 3000 volumi allo Studio di Siena e, grazie anche all'intervento di Pompeo Neri, dopo pochi anni si arriva alla costituzione di una biblioteca pubblica. Alla nuova istituzione il governo toscano, interessato al progetto, destina alcuni finanziamenti (1759). Il patrimonio librario della biblioteca si arricchisce ulteriormente in seguito alle soppressioni dei conventi e delle compagnie laicali decise nel 1783 dal granduca Pietro Leopoldo e il conseguente trasferimento dei loro libri e manoscritti alla Sapienza. Nel 1798 le conseguenze di un terremoto la rendono inagibile, costringendo i responsabili alla sua chiusura. La sua parziale riapertura avviene nel 1803, ma nel 1808 dove cessare nuovamente la sua attività, costretta da un decreto imposta dagli occupanti francesi che prevedeva la chiusura dell'Università di Siena e di conseguenza della sua biblioteca. Nel 1810 un ulteriore decreto francese riunisce la biblioteca della Sapienza con quella del convento di Sant'Agostino e l'attività viene ripresa informalmente sotto la guida del francescano Luigi De Angelis. Dopo due anni la biblioteca riapre di nuovo ufficialmente. Il patrimonio librario e documentale aumenta costantemente e raggiunge, nel 1827, i 47.000 volumi. Nel 1886 giunge alla biblioteca il consistente legato del libraio ed editore senese Giuseppe Porri. Nel 1932 all'Istituto viene attribuito il nome di 'Biblioteca degli Intronati' in ricordo dell'...
via della Sapienza, 1/7 - 53100, Siena (Siena)
Servizio consultazione al pubblico:
Si
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Risorse esterne correlate:
