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Diplomatico, Archivio di Stato di Firenze. Riformagioni di Firenze (771-1763)


 
 

Denominazione

Diplomatico, Archivio di Stato di Firenze. Riformagioni di Firenze (771-1763)

 

Ente Responsabile:

Archivio di stato di Firenze

 

Tipologia:

riproduzione di serie/fondi archivistici

 

Storia del Progetto:

La riproduzione digitale del Diplomatico fiorentino costituisce una articolazione del progetto nazionale IMAGO. Nella progettazione e nel collaudo del sistema, l'Archivio di Stato di Firenze ha potuto contare sulla preziosa consulenza dell'Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche "Nello Carrara" del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze, impegnato da vario tempo nello studio delle problematiche relative alla digitalizzazione del patrimonio culturale. Dal punto di vista delle condizioni materiali delle pergamene, la realizzazione del progetto ha comportato il superamento di significative difficoltà tecniche nella riproduzione di documenti antichi, spesso poco leggibili per cause diverse (inchiostro evanito, lacerazioni ecc.), conservati tuttora arrotolati e privi di numero d'ordine identificativo individuale. Da quello culturale essa ha dovuto confrontarsi sia con la necessità di dar conto in modo filologicamente corretto degli interventi di riordinamento e di descrizione realizzati, con finalità diverse, nel corso dei secoli che con l'esigenza di offrire un insieme di chiavi di accesso al fondo, alle sue articolazioni e alle singole pergamene che ne consentissero inedite prospettive di lettura. La disposizione in unica sequenza cronologica data alle pergamene nell'Archivio Diplomatico e mantenuta al momento della loro confluenza nell'Archivio di Stato fiorentino ha infatti tradizionalmente richiesto un accesso prevalentemente cronologico ai documenti, che ha tendenzialmente oscurato le aggregazioni originarie. Il progetto di digitalizzazione ha ridato centralità alle Provenienze. Nell'interfaccia web, all'accesso per Provenienza si è affiancata una ricerca nei campi descrittivi delle singole pergamene che consente di esplorare trasversalmente l'insieme delle Provenienze e di aggregare i documenti sulla base di alcune loro specifiche caratteristiche, quali ad esempio la data, la tipologia di atto, il nome del notaio, il toponimo dell’actum, ecc.

 

Descrizione del progetto culturale e delle risorse digitalizzate:

Avviato nel 1997 e completato nel 2002, il progetto ha avuto come obiettivo primario riproduzione degli originali che preservasse pergamene e tomi di spogli dalla intensa consultazione diretta del pubblico, allo stesso tempo ha inteso sperimentare un metodo sicuro di accesso alle immagini digitalizzate che salvaguardasse i legami esistenti tra singolo documento e contesto archivistico di appartenenza. L’Archivio Diplomatico fu istituito a Firenze il 24 dicembre 1778 dal Granduca Pietro Leopoldo, con la concentrazione delle antiche pergamene sciolte conservate dagli uffici pubblici del Granducato di Toscana. Anche i soggetti privati furono incoraggiati a depositare le proprie Pergamene nel neoistituito Pubblico Archivio Diplomatico. Al nucleo originario si aggiunsero, durante il periodo napoleonico, le pergamene provenienti dai conventi soppressi di tutta la Toscana e, via via, anche quelle donate e depositate da vari soggetti o acquistate sul mercato antiquario. Tra gli anni ’50 e ’60 dell’800, in seguito all’istituzione degli Archivi di Stato di Pisa e Siena, le pergamene di quelle città furono trasferite presso i rispettivi archivi, mentre nell’Archivio fiorentino rimasero conservati i relativi spogli. Il Diplomatico è costituito da oltre 144.000 pergamene arrotolate, tra cui diplomi imperiali e pontifici, lettere di cancellerie pubbliche e atti notarili privati, documenti-monumenti del passato, dall’Alto Medioevo (sec. VIII) sino al XIX secolo. I documenti sono stati a suo tempo riorganizzati in un’unica sequenza cronologica, dissolvendo gli originari nuclei di provenienza. Questi ultimi sono documentati nei 131 “tomi di spogli” delle pergamene, realizzati in tempi diversi a partire dalla fondazione dell’Archivio Diplomatico e organizzati sulla base della provenienza dei documenti.

 

Realizzazione Tecnica:

L'acquisizione delle pergamene (oltre 85.000 pergamene delle parti Normali e Lunghe), per un totale di 243.557 immagini, è avvenuta utilizzando prevalentemente una strumentazione particolare (Dorso digitale Dicomed Big shot 3000) acquistata allo scopo dall'Archivio di Stato di Firenze. Le pergamene sottoposte alla riproduzione sono state dotate di un codice a barre di 8 cifre abbinato con cartellino aggiuntivo fissato con legatura al filo di collegamento tra la pergamena e il già esistente cartellino manoscritto. Tale codice letto con dispositivo ottico automatico dallo schedatore ha costituito l'elemento identificativo dell'insieme costituito da pergamena, scheda archivistica, i file dell'archivio ottico delle immagini acquisite, a loro volta connessi con le immagini del regesto. La digitalizzazione dei 131 Tomi di spogli è stata ottenuta attraverso la conversione in digitale dei microfilm esistenti per un totale di 42.839 immagini, in formato compresso standard (grigio, 8 bit x pixel compresso JPEG). Nel 2007, vista l'esigenza di aggiornare le piattaforme software originariamente progettate per la realizzazione del progetto e nella prospettiva della pubblicazione sul Web del sistema, l'Archivio di Stato di Firenze ha incaricato il Consorzio Forma di Pisa di realizzarne una completa reingegnerizzazione.

 

Note redazionali:

A cura della Redazione