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Frater Giovanni de Domo, precettore nonché procuratore, syndicus, yconomus e amministratore degli affari dell'Ordine dell'ospedale di Santa Maria dei Teutonici di Gerusalemme nella casa di Polizzi e in altre case, restituisce a Guglielmo de Iunta le due botti di vino della capacità di otto salme, la botte piena di aceto e la casa sita a Polizzi in capitania Sancti Brancaci, che il baiulo e i giudici di Polizzi avevano dato in possesso del precettore Giovanni per compensare il debito contratto da Guglielmo (LO CASCIO, n. 586) Originale (id. SIAS 70017895)
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Soggetto conservatore
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Complesso archivistico
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